Riva, ruspe in azione al vecchio ospedale
Procedono a pieno ritmo, a Riva del Garda, i lavori di demolizione del vecchio ospedale. Se i tempi saranno rispettati, la prossima primavera partirà la costruzione della nuova struttura sanitariaGuarda il video
Ruspe in azione, cantiere in pieno movimento. E occhi puntati su quella che è la prima fase dei lavori, che per le prossime settimane interesseranno buona parte del vecchio ospedale di Riva. L’avvio della demolizione del secondo padiglione ha visto però anche un incontro tra i vertici dell’amministrazione comunale e dell’Apsp «Città di Riva», momento ufficiale volto principalmente a suggellare la buona collaborazione e la sinergia esistente tra gli enti coinvolti in questi corposi lavori di rifacimento. Che nel complesso, raggiungeranno un costo di 12 milioni di euro, uno dei più significativi avviati negli ultimi anni sul territorio rivano. «Dello storico ospedale, risalente agli inizi del ‘900, verranno mantenuti i 1400 metri quadrati circa del primo padiglione - ha spiegato l’architetto e direttore tecnico Alessandro Gambaretti -, adibito in questi anni (e per i prossimi sei) a succursale del liceo Maffei, e la veranda di collegamento tra la prima e la seconda struttura sanitaria, agibile e di pregevoli caratteristiche architettoniche - oggi “terra di nessuno” e che un domani potrebbe diventare non solo asse di collegamento tra il “vecchio” ed il “nuovo” ma anche un bellissimo giardino d’inverno.
Il resto del complesso ospedaliero verrà invece demolito (tranne che per la facciata esterna del secondo padiglione) per lasciare spazio a quella che in futuro sarà la «Cittadella dell’Accoglienza»: 5.346 metri quadrati destinati a residenza sanitaria-assistenziale da 60 posti letto sistemati su due piani, centro diurno per 20 utenti e centro servizi, cui si aggiungerà un sistema di parcheggi con 57 posti interrati, i collegamenti con l’Rsa esistente e col parcheggio dei poliambulatori della Comunità di Valle. Attorno all’edificio si potrà poi creare un parco, percorso interessante che offrirà scorci di paesaggi architettonici di diverse epoche». Nel mezzo, i lavori di ricerca archeologica, dato che la zona è ricca di ritrovamenti, trovandosi sulla direttrice Terme romane-San Cassiano, e che da alcune verifiche qualcosa di interessante ha già portato alla luce. «Lo scavo che seguirà la fase di demolizione - ha spiegato il presidente dell’Apsp Lucio Matteotti - ci permetterà di accertare la quantità e la qualità di eventuali reperti: ci auguriamo solo che siano di bassa entità, per non rallentare così il lavori». «In quanto a tempistiche - ha aggiunto il sindaco Adalberto Mosaner - stiamo ora definendo il percorso con l’agenzia preposta per dare avvio alle procedure di gare d’appalto. Sono fiducioso che le cose possano andare avanti spedite, così come è accaduto finora. Se il bando uscirà ai primi di settembre, entro l’inizio della prossima primavera potremo già assistere all’aggiudicazione dei lavori e all’avvio della costruzione della nuova struttura.
Il tutto, in un’ottica di accrescimento dell’integrazione tra il tessuto cittadino e l’azienda sanitaria, figlio di un progetto più ampio avviato ancora all’inizio degli anni 2000 che mirava ad inserire la «Città di Riva» - ente che mette al centro del proprio operato l’anziano e le persone cui viene rivolto il servizio, motivo d’orgoglio per il Comune e di valore ampiamente riconosciuto dalla società - tra quei punti fondamentali della comunità rivana e che già a partire da allora aveva visto la nascita di un concorso d’idee per il recupero dell’area dell’ex ospedale. E che ora premia chi per primo aveva saputo cogliere questo aspetto, nuova realtà della nostra città».