Riva, sesso con minori: arrestato 60enne filmato mentre molesta una bimba
È una di quelle storie che noi non vorremmo mai raccontare e che un «normale» lettore non vorrebbe mai leggere. Ma il caso esiste (purtroppo) ed è ancor più eclatante perché le indagini sono sfociate in un'ordinanza di custodia cautelare e perché la persona coinvolta ed oggi formalmente agli arresti domiciliari è un personaggio noto a Riva e il tutto l'Alto Garda. Sessant'anni circa, impegnato da tempo nell'associazionismo locale, l'uomo è accusato dalla Procura della Repubblica di Rovereto di «atti sessuali con minorenne» per aver molestato in più occasioni, sempre secondo le contestazioni degli inquirenti, una bambina trentina in tenera età.
È stato arrestato in flagranza di reato alcuni giorni or sono e il gip del tribunale di Rovereto, la dottoressa Monica Izzo, ha disposto la custodia cautelare con gli arresti domiciliari presso l'abitazione di famiglia, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Valerio Davico che ha coordinato le indagini effettuate dagli agenti della Polizia di Stato e del commissariato di Riva del Garda.
Negli ambienti del palazzo di giustizia le bocche sono cucite, a cominciare proprio da quella del magistrato titolare del fascicolo. Altrettanto presso il commissariato di Riva del Garda. Di certo c'è che a far emergere questa brutta storia è stata la mamma della piccola che poco più di un mese fa ha sporto denuncia alla polizia mettendo al corrente agenti e investigatori di alcuni «strani» racconti della sua bimba. I primi accertamenti avrebbero avvalorato questi racconti e consigliato agli inquirenti, previa richiesta al magistrato titolare del fascicolo d'inchiesta, di approfondire la vicenda, anche con l'ausilio di alcuni strumenti tecnologici.
Ecco allora il passaggio successivo, quello probabilmente decisivo. Gli inquirenti hanno piazzato alcune piccole telecamere in alcuni luoghi dove l'uomo e la piccola venivano saltuariamente in contatto, senza che nessuno li vedesse. E una decina di giorni fa, in occasione di un nuovo incontro, le immagini trasmesse in tempo reale dalle telecamere hanno lasciato pochi dubbi ai poliziotti che hanno così deciso di intervenire immediatamente e arrestare il pensionato rivano in flagranza di reato. L'uomo, molto conosciuto e apprezzato in tutto l'Alto Garda, non ha alcun precedente e di certo non è a rischio di fuga. La richiesta di custodia cautelare (seppur ai domiciliari) e la decisione favorevole in tal senso del gip del tribunale si giustifica semmai con il pericolo che lo stesso indagato torni a contatto con la piccola o possa reiterare il presunto reato nei confronti di qualche altro soggetto indifeso. Reato appunto presunto. Almeno per il momento.