Perde ticket del parcheggio e paga 19 euro per un'ora
Non sarà un salasso ma non sono nemmeno bruscolini
Non sarà un salasso ma non sono nemmeno bruscolini. Perché 19 euro per un’ora di parcheggio nessuno li paga volentieri. Men che meno se, pur ammettendo la propria «responsabilità», ritiene che si sarebbe potuto fare diversamente per far pagare il giusto.
La disavventura è toccata ad una signora arcense che ieri mattina è scesa a Riva per fare un giro al mercato. È entrata all’interrato Terme Romane, ha prelevato il ticket e ha parcheggiato la sua auto prima di dedicarsi ad un’oretta di commissioni al mercato. Quando è tornata a riprendere l’auto, la signora si è accorta di aver perso il ticket. Ha suonato il campanello che consente di mettersi in contatto direttamente con l’operatore presso la centrale operativa di Apm e si è sentita rispondere che doveva pagare la tariffa piena. Diciannove euro appunto. Che non corrispondono però alla tariffa massima giornaliera della struttura che ammonta per i non residenti a 9 euro per tutto il giorno. La signora ha fatto presente il proprio disappunto ma soprattutto che sarebbe bastato controllare i filmati delle telecamere, verificando l’orario d’ingresso della sua auto, per appurare la verità. Niente da fare. Diciannove euro erano e 19 euro sono rimasti.
«La cifra è stabilita da un regolamento affisso all’ingresso della struttura - fa presente il presidente di Apm Pierluigi Bagozzi - Al Blue Garden in questi casi si pagano 30 euro. Mi rendo conto non è piacevole ma è così dappertutto. E non dico che sia giusto o sbagliato. Visionare i filmati? Al momento non abbiamo un sistema che ci consente di individuare le targhe in tempo reale. E vedere tutto il filmato avrebbe richiesto tempo. Ci si potrà arrivare ma un sistema di questo tipo richiede un operatore dedicato e questo è un ulteriore costo».