Arco: ricercato dai Carabinieri fa finta di non essere in casa ma alla fine lo arrestano
Ricercato per condanne relative a stupefacenti, irreperibile, era a casa della compagna. I carabinieri lo aspettavano al varco, ma lui ha fatto finta di non essere in casa. Così i militi hanno chiamato i Vigili del Fuoco per far abbattere la porta, ma a questo punto l’uomo si è arreso, consegnandosi.
I Carabinieri della Stazione di Arco, dipendente della Compagnia di Riva del Garda, hanno così eseguito un Ordine di Carcerazione emesso nei confronti di un arcense che sapendo del Provvedimento aveva ben pensato di rendersi irreperibile.
I militari arcensi hanno scandagliato la vita del 35enne rilevando che da qualche tempo frequentava una ragazza rivana che abita nel centro storico, quindi hanno bussato alla sua porta, ma nessuno ha risposto seppure i militari avessero udito dei rumori all’interno dell’appartamento.
I militari non demordendo hanno contattato telefonicamente la donna che riferiva di essere altrove e che avrebbe avvisato il ragazzo che i Carabinieri lo stavano cercando. I militari, certi della falsità delle affermazioni della donna, sono riusciti a salire sul terrazzo dell’appartamento riuscendo a vedere dalle serrande l’uomo e la donna nascosti nella penombra. A quel punto sono stati chiamati i Vigili del Fuoco per effettuare l’apertura della porta, ma a quel punto, i due, resisi conto delle intenzioni dei militari, desistevano aprendo la porta.
E’ così scattato l’arresto per R.D., 35enne, operaio disoccupato, che dovrà scontare 18 mesi di carcere per un cumulo di pene di reati commessi in ambito stupefacenti. Nel corso della perquisizione domiciliare i militari hanno scoperto il motivo per il quale il giovane non voleva aprire la porta, oltre a quello di non farsi arrestare: in cucina c’erano dei piatti con tracce di droga, cannucce, carta stagnola ed un bong artigianale per consumare crack (inalazione dei fumi di cristalli di cocaina). Tutto quanto è stato sequestrato e sarà inviato al Laboratorio Sostanze Stupefacenti di Laives per le analisi. Per questo i due fidanzati saranno anche segnalati al Commissariato del Governo di Trento quali consumatori.
Al termine delle attività si sono aperte per l’uomo le porte del carcere di Spini di Gardolo.