Riva del Garda, vietato fumare nei parchi giochi
Un’ordinanza firmata dal sindaco Santi introduce il divieto in tutte le aree del territorio comunale: «Così sollecitiamo comportamenti responsabili e rispettosi della salute e dell’ambiente». Ecco la lista dei parchi giochi coinvolti
RIVA DEL GARDA. Una ordinanza firmata dal sindaco Cristina Santi ha disposto il divieto di fumare nei parchi giochi pubblici di tutto il territorio comunale di Riva del Garda.
Com’è ampiamente noto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità indica nel consumo di tabacco uno dei più grandi problemi di sanità pubblica, la seconda causa di morte a livello mondiale e il più grande fattore di rischio evitabile per la salute, anche per i non fumatori.
«L’amministrazione comunale di Riva del Garda con questa iniziativa ha voluto sollecitare sul proprio territorio comportamenti responsabili e rispettosi della salute e dell’ambiente, che siano d’esempio, in particolare, per le nuove generazioni», viene detto in una nota.
Più nel dettaglio, si è voluto tutelare i bambini, soggetti vulnerabili per eccellenza, assicurando loro una più salutare fruizione delle aree gioco a loro dedicate, lontano dai rischi derivanti dall’esposizione al fumo passivo.
L’ordinanza sarà in vigore dal momento dell’esposizione dei relativi cartelli nei parchi giochi, indicativamente in una decina di giorni.
L’ordinanza riporta la lista dei parchi giochi del territorio, interessati dalle nuove disposizioni: giardini di Porta Orientale, spiaggia dei Sabbioni, spiaggia dei Pini, rione Due Giugno, viale Primo Maggio, Peep Ovest via Virgilio, Peep Ovest via delle Ginestre, largo dei Mille, località Brione, oratorio all’Inviolata, centro sportivo di Sant’Alessandro, Pernone (Varone), via Venezia (Verbiti), Ceole, Pregasina e Campi. Le disposizioni si intenderanno estese anche ai nuovi parchi giochi comunali che saranno allestiti in futuro.
La violazione del divieto di fumo nei parchi giochi del territorio comunale di Riva del Garda, fatta salva l’applicazione di norme penali o di altre norme speciali in materia, è punita con la sanzione amministrativa di 100 euro.