Riva, ecco la nuova piazza della Costituzione: no al nuovo immobile sul perimetro delle Terme
Il progetto preliminare per l'area nel cuore della città arriverà domani, giovedì, in consiglio comunale. I tecnici: «L'urgenza e la necessità di riqualificare l'ambito dello scavo archeologico da un lato e la piazza dall'altro, deriva dalla constatazione di diverse criticità»
RIVA DEL GARDA. Ammonta a 3,3 milioni di euro la spesa messa in preventivo dall’amministrazione Santi per dare finalmente un nuovo volto all’area archeologica delle Terme Romane e a piazza della Costituzione.
Il progetto preliminare predisposto dallo studio «Dossi Trentini Architetti associati» arriverà al vaglio del consiglio comunale giovedì prossimo ed è plausibile pensare che il tema susciterà ulteriori discussioni tra maggioranza e minoranze. Anche perché siamo appunto solo alla fase preliminare ed è molto probabile che nel proseguio dell’iter approvativo (progetto definitivo e poi soprattutto esecutivo) la cifra finale lieviti e magari nemmeno di poco.
Di certo al momento c’è che l’ipotesi (datata) di realizzare una struttura a più piani sul perimetro delle Terme probabilmente è stata accantonata del tutto.
Come sottolineano i progettisti nella loro relazione tecnica, «l'urgenza e la necessità di riqualificare l'ambito dello scavo archeologico da un lato e la piazza – con particolare riferimento al bordo verso via Pilati – dall'altro, deriva dalla constatazione di diverse criticità.
La prima criticità riguarda l'attuale stato in cui versa lo scavo archeologico in relazione agli spazi pubblici circostanti. Se da un lato la copertura ha protetto egregiamente e per molti anni le vestigia dell'edificio termale romano, dall'altro l'esperienza che si può fare di questa valenza monumentale risulta spesso limitata ad uno sguardo distratto attraverso il parapetto in ferro che delimita l'area. La seconda criticità riguarda la qualità degli spazi che delimitano lo scavo e che mettono in relazione viale Roma con la piazza Costituzione.
La terza criticità riguarda il carattere incerto della piazza Costituzione. Come spesso accade per le piazze costruite sopra a garage interrati, solo la qualità delle relazioni che lo spazio liberato dalle auto riesce a costruire con l'intorno può garantire un adeguato inserimento urbano degli interventi».
«In questo caso - proseguono i progettisti - particolarmente problematica risulta la qualità formale dei bordi nord e sud della piazza. Verso sud risulta particolarmente squalificante la presenza di un edificio (l’ex panificio Vivaldelli, ndr.) e delle sue pertinenze esterne, obsoleto e dalle facciate fatiscenti. Verso nord troviamo una delimitazione molto confusa verso via Pilati, dove si assommano griglie di ventilazione, panchine allungate, aiuole, pensiline, spazi delimitati da catene, etc».
Per quanto riguarda il sito archeologico, il progetto prevede di realizzare una sorta di teca semiaperta a protezione complessiva dello scavo.
La copertura ricalca il perimetro irregolare del sito e viene connessa, figurativamente, a quella allungata del portico. A livello planimetrico - sottolineano ancora i progettisti - la figura complessiva che così si genera, dialoga con la prospiciente scuola materna progettata dall’architetto Maroni».
«Il tema della musealizzazione del sito è emerso da un confronto con la Soprintendenza sia per la parte archeologica che per quella architettonica - fa presente l’assessore alle opere pubbliche Pietro Matteotti - Il progetto fissa alcuni punti in gran parte condivisi anche se la valutazione verrà eseguita sulla versione definitiva del progetto». In termini di risorse importanti non ci sarà comunque solo il progetto di Piazza Costituzione all’esame del prossimo consiglio.
La giunta porterà anche un’ulteriore variazione di bilancio che prevede tra l’altro il finanziamento di 4 milioni di euro (con avanzi di amministrazione) per coprire quello che viene definito «l’incremento eccezionale dei prezzi per i lavori» del nuovo polo scolastico del Rione Degasperi, cantiere fermo da alcune settimane. «L’importo puntuale - precisa la delibera portata dalla giunta - è in corso di definizione così com’è da definire il concorso della Provincia nel finanziamento di queste ulteriori spese».