Alto garda / Il tema

Onda replica all'assessore Failoni: «Qui l'overtourism dura tutta la stagione»

Giovanni Perugini, Stefano Santorum e Letizia Vicari rispondono alle dichiarazioni dell'esponente della giunta provinciale secondo il quale in Trentino il problema del sovraffollamento non esiste: «Viene spontaneo chiedersi se abbia davvero compreso cosa significa e quale è la portata della problematica su un territorio come il nostro»

SERENO Per Failoni l'overtourism non c'è: «Solo qualche giornata di difficoltà...»
TRENTINO Rolle, bloccato il progetto turistico alternativo
IL NODO Quando il turismo può soffocare le valli
DELLADIO
«Modificare le campagne di marketing»
CRITICA Il presidente Cai: «Troppi turisti sulle Dolomiti,»
MOTO In Trentino si pubblicizzano le curve e le "sfide"

di Martina Avancini

ALTO GARDA. Tornano a parlare dei danni da overtourism Giovanni Perugini, Stefano Santorum e Letizia Vicari della sezione Alto Garda del gruppo politico «Onda», questa volta criticando direttamente le recenti dichiarazioni dell'assessore provinciale al turismo Roberto Failoni che, di fatto, durante la seconda delle tappe del ciclo di conferenze a tema turismi emergenti "Grand Tour" del Garda, svoltasi lo scorso 4 ottobre a Torbole, si era rifiutato di dipingere a tinte fosche la situazione turistica del Trentino, sostenendo che «in Trentino «ci sono alcune giornate di difficoltà in questo senso, ma non mi sentirete mai parlare di overtourism».

L'intervento era stato fatto a proposito della possibilità, grazie all'emergere di turismi quali quello americano, quello arabo e quello cinese, di spalmare l'afflusso di visitatori su periodi meno battuti dal tradizionale ospite tedesco o italiano, evitando così il sovraffollamento in quelle "giornate di difficoltà", per l'appunto.

«Viene spontaneo chiedersi se l'assessore competente abbia davvero compreso cosa significa e quale è la portata della problematica su un territorio come il nostro - è invece l'accusa di "Onda" - Ridurre l'ovetourism ad "alcune giornate di difficoltà" significa non aver compreso, o non voler ammettere, che la problematica coinvolge tutti gli ambiti del vivere quotidiano. Traffico, mancanza di alloggi, carenza e difficoltà di accesso ai servizi, costo della vita molto superiore alla media nazionale, non possono essere banalizzati».

C'è da dire che, come sottolineato nel comunicato, per quanto riguarda la zona dell'Alto Garda il fenomeno del sovraffollamento coinvolge ormai da tempo l'intera stagione estiva; per quanto riguarda gli altri punti citati dai consiglieri di «Onda», invece, si parla di difficoltà relative alla vivibilità stessa del territorio non in estate, ma tutto l'anno.

Continua così: «La grande massa di presenze turistiche rende ancora più evidenti le carenze interne che la politica non ha saputo o voluto affrontare: i problemi di mobilità causati dall'intasamento delle strade; l'aumento del costo della vita; l'ulteriore pressione su servizi sanitari, in particolare il pronto soccorso dell'ospedale. Negarlo significa soprattutto non cominciare a gestirlo. Destagionalizzare il turismo non significa di certo portare altri quattro milioni di turisti nel resto dell'anno, sommandoli a quelli che già di solito arrivano».

Quest'ultimo appunto fa sempre riferimento all'intervento di Failoni ad apertura della sopracitata conferenza, quando era stato menzionato l'obiettivo dell'assessorato di portare quattro milioni di "nuovi turisti" (americani, arabi, cinesi) in Trentino nei prossimi anni.

«Dopo anni di crescita quantitativa è arrivato il momento di fermarsi per puntare con decisione sulla qualità - concludono Perugini, Santorum e Vicari - aumentare la qualità dell'offerta comporterebbe anche la possibilità di offrire buste paga più pesanti per i collaboratori, trasformando il Garda Trentino in un esempio di comunità virtuosa».

comments powered by Disqus