Rubano la macchina alla mamma e si schiantano Poi tentano la fuga: fermati 5 ragazzi
Prima hanno preso la macchina di mamma senza dirglielo. Poi si sono lanciati a velocità evidentemente eccessiva per le proprie capacità di guida, per le strette strade cittadine. Del resto di capacità di guida non ne hanno proprio: nessuno di loro ha la patente.
E quando si sono schiantati contro la fiancata di un’altra macchina, hanno pensato bene di scappare. Non poteva che finire male per i cinque ragazzi fermati ieri mattina dalla polizia. Alla giovanissima alla guida, le grane peggiori, posto che era al volante e non aveva il titolo di guida. Alla mamma ignara, pure la beffa del sequestro dell’auto.
I fatti risalgono a ieri mattina. Protagonista involontario dell’accaduto, un turista, in città per un paio di giorni. Aveva soggiornato in un B&B della città, e stava scendendo a valle lungo via Salita del Valbuson (quella che porta in città da via dell’Acquedotto) quando ha fatto un incidente. Una macchina blu gli è sbucata di lato e l’ha centrato all’altezza della portiera. Poco male, cose che succedono. Fastidiose, ma succedono.
Nemmeno il tempo di aprire la portiera e scendere per valutare l’entità del danno e fare la constatazione amichevole, e l’uomo ha capito che quello non era un incidente come tanti. L’auto blu anziché fermarsi è scappata. Solo che si è infilata in via Castelbarco. Senza uscita.
Persino un turista che non conosce il piano traffico roveretano è riuscito a raggiungerla, nello spazio di pochi istanti. E ha chiamato la polizia.
A bocce ferme si è capito perché quella macchina blu è scappata, anziché fermarsi dopo l’incidente. Dal mezzo sono scesi cinque ragazzi. Un peruviano, un albanese, una roveretana, un roveretano ed una ragazza alense.
In cinque, non avevano nemmeno una patente. Neanche mezza. Non è chiaro se qualcuno avesse almeno il foglio rosa. Ma di sicuro loro, su quella macchina, nemmeno potevano starci. Figuriamoci firmare una constatazione amichevole, ammesso e non concesso che sappiano di cosa si tratta. Le facce erano quelle di chi stava finendo una serata piuttosto lunga. L’espressione, davanti alla polizia, era quella contrita di chi è stato beccato con le mani nella marmellata. Di tutti, per la verità. Ma soprattutto per la ragazza roveretana in quel momento alla guida. Sarà lei ad avere i problemi peggiori, posto che guidare senza patente è reato.
La polizia, come prima cosa, ha verificato da dove arrivasse la macchina. Ha chiamato la legittima proprietaria - la mamma di uno dei cinque giovani - e ha raccontato l’accaduto. La donna non sapeva ancora, ovviamente, che l’auto era stata presa dal figlio. Ed ora rischia pure di dover pagare i danni.