A Rovereto non c’è pace: «Graffiti, manifesti e sporcizia, salvate le nostre pensiline»
Fratelli d’Italia contro le condizioni delle fermate dell’autobus: «Sono oscene e il problema ora si sta allargando anche fuori dal centro. L’amministrazione è assente». La proposta è installare in giro della città delle bacheche dover poter affiggere poster e flyer
RIFIUTI A Rovereto sud il turismo dell’immondizia
IN CENTRO La proposta: «In via Dante tornino auto e parcheggi»
NEGOZI Chiusure, numeri sempre più allarmanti
URBANISTICA La rinascita della città passa dalla ferrovia
ROVERETO. Le pensiline della città vivono in una situazione di trascuratezza e sono diventate il bersaglio ideale di chi affigge locandine che richiamano ogni tipologia di eventi, manifestazioni e pensieri. Camminando per il centro, non è affatto inusuale osservare le condizioni delle strutture vicino alle fermate del trasporto pubblico: scritte, manifesti e sporcizia sono solo la punta dell'iceberg.
A tutto questo va aggiunta tutta l'insoddisfazione e il disappunto di chi desidera una città un po' più curata. I cittadini, così come l'opposizione, hanno manifestato la loro delusione: sono piovute critiche nei confronti dell'operato di Piazza Podestà ma, nella giornata di sabato 4 marzo, è stata avanzata anche una possibile soluzione. Ovvero, l'installazione di alcune bacheche nel centro città e non solo, in particolare in prossimità delle pensiline.
L'idea arriva dai consiglieri comunali di Fratelli d'Italia, Cristina Luzzi e Giuseppe Di Spirito. «Molti cittadini - rivela Di Spirito - ritengono opportuno che sarebbe meglio togliere le vetrate danneggiate. È stata già fatta un'interrogazione in precedenza e più volte ho segnalato il degrado delle pensiline, che sono diventate oscene. Non si fa altro che incollare manifesti d'ogni tipo. Diventa anche più difficile pulire i vetri per la colla che viene usata. Ci vogliono anche più soldi per questo. Ma l'amministrazione - chiude con un pizzico di delusione - non ha preso atto di tutto ciò».
Di Spirito aggiunge: «Guardando altre città, ho notato che ci sono alcune realtà che usano apposite bacheche per chi vuole attaccare manifesti o locandine, evitando di danneggiare le strutture urbane». Il problema non si esaurisce qui. «È anche un problema di spazio» secondo l'esponente di Fdi.
«Passando da corso Rosmini, ho notato innanzitutto che le pensiline sono ormai piene e ora vengono presi di mira anche i muri della zona dietro le Poste. È evidente - analizza - che ora si inizi ad affiggere dove capita. Per questo è nata l'idea delle bacheche, soprattutto nelle vicinanze delle fermate. In Argentina, come mi hanno riferito alcuni amici, è una soluzione che si usa. Ormai qui si può parlare di degrado, le pensiline sono inguardabili».
L'incredulità di Fratelli d'Italia è evidente, mentre l'amministrazione sembra che lasci correre. Lo stesso Di Spirito ha spiegato che è già passato un anno da quando aveva sollevato la questione ma senza ricevere un riscontro. «È un tema e una situazione che sono sotto gli occhi di tutta la cittadinanza, l'amministrazione - afferma Di Spirito - è assente in questo senso e non ha l'interesse di vedere una città bella, pulita e controllata. Non abbiamo avuto alcuna risposta da chi di dovere».
Non resta scoperta anche la questione risarcimenti: «Riteniamo giusto che si implementi la sorveglianza per poter rintracciare chi danneggia il decoro della città». Il piano proposto da Fratelli d'Italia, dunque, si articola su tre livelli. La pulizia delle pensiline danneggiate occupa il primo posto, poi c'è la questione delle bacheche che offrirebbero spazio a chi volesse attaccare manifesti. Infine, una maggior sorveglianza delle zone i cui si verificano fatti di questo tipo che permetterebbe di rintracciare i colpevoli e far sì che i costi delle pulizie non ricadano sempre e solo sulle tasche dei contribuenti, ma su chi osa danneggiare il decoro della città.