Cadine, spogliatoi devastati. A giudizio cinque ragazzi
Danni per alcune migliaia di euro
Cinque giovani residenti a Cadine, due maggiorenni e tre minorenni, erano finiti nei guai per danneggiamento aggravato. Secondo l'accusa il 28 dicembre dell'anno scorso alcuni ragazzi sarebbero entrati all'interno degli spogliatoi dell'impianto sportivo del paese "divertendosi" a spaccare tutto. I danni lamentati dall'Asis sono di alcune migliaia di euro. I giovani, però, respingono le accuse sostenendo di essere entrati nel prefabbricato in legno, che in pieno inverno era riscaldato, solo per fare quattro chiacchiere. Il danneggiamento - ribattono - sarebbe accaduto prima del loro arrivo.
Il dato incontrovertibile è che qualche idiota nei giorni di Natale dell'anno scorso aveva causato danni rilevanti ad ufficio e spogliatoi annessi all'impianto sportivo di Cadine. Nel capo di imputazione si citano danneggiamenti a porte di ingresso interne ed esterne, alcune prese elettriche, due estintori (divelti e svuotati con polvere sparsa ovunque), numerosi arredi (tra cui scrivania, contenitori, scaffali e tavolo), lavandino e gabinetto. Non soddisfatti gli ignoti vandali rompevano anche il sensore del termostato elettrico del riscaldamento e la porta in plexiglass del box doccia dell'arbitro.
La posizione di tre giovani, all'epoca dei fatti minori, era al vaglio del Tribunale per i minorenni che ha poi archiviato l'accusa. I due imputati maggiorenni, per cui la procura ha invece disposto il rinvio a giudizio, hanno imboccato strade processuali diverse. Entrambi hanno ricevuto un decreto penale di condanna da 45 mila euro, ma solo uno dei due ha fatto opposizione. Questi, difeso dall'avvocato Marcello Paiar, ora deciderà se affrontare il giudizio (si dichiara infatti estraneo alle accuse) oppure se chiedere un affidamento in prova (potrebbe fare del volontariato per l'Asis, magari come custode presso l'impianto sportivo di Cadine).
I cinque ragazzi erano finiti nei guai dopo un controllo fatto dai carabinieri che il 28 dicembre avevano ricevuto segnalazione della presenza di persone nel prefabbricato attiguo all'impianto sportivo. La pattuglia dell'Arma arrivata sul posto identificò cinque giovani che vennero poi denunciati perché l'interno dell'edificio era stato vandalizzato. I giovani però sostengono di non essere loro i responsabili del danneggiamento. Dicono di essersi rifugiati all'interno degli spogliatoi per stare in compagnia, ma di aver trovato i locali già devastati. La difesa sottolinea che l'immobile era aperto e di facile accessibilità, quindi il danneggiamento potrebbe essere stato fatto da chiunque.