Cimone, il giudice assolve il cacciatore di fringuelli
La specie è protetta, ma non è reato perché l'uomo ha abbattuto meno di cinque uccellini. Rimane la multa
È stato assolto dal Tribunale un cacciatore 41enne di Cimone finito a processo per aver abbattuto due fringuelli, specie non cacciabile ed anzi protetta, ma ricercata dagli amanti della "polenta e osei". Il 21 novembre 2015, con un fucile regolarmente denunciato, l'imputato abbatteva un esemplare di ciuffolotto femmina, appartenente alla famiglia dei fringuelli. Si tratta di una specie protetta di cui sono vietati sia l'abbattimento, sia la detenzione. Scoperto dai forestali, il cacciatore è stato segnalato all'autorità giudiziaria. Nel freezer della sua abitazione veniva sequestrato un altro uccellino, anche questo della stessa specie.
Il procedimento penale si concludeva con un decreto penale di condanna (la pena era di 750 euro di ammenda) a cui l'imputato, attraverso l'avvocato Lara Battisti, presentava opposizione.
La difesa sosteneva che il comportamento del cacciatore non era penalmente rilevante. Secondo la legge 157 del 1992 il reato infatti è integrato solo qualora l'agente «abbatte, cattura o detiene... fringuellidi in numero superiore a 5». Argomento condiviso dal giudice che ha assolto l'imputato «perché il fatto non è previsto dalla legge come reato». Gli atti vengono però trasmessi alla Provincia per l'eventuale sanzione amministrativa.