Il risiko dei supermercati In gioco veneti e austriaci
L’acquisizione dell’area ex Opel da parte del gruppo Poli non è l’unica operazione in cantiere su via Brennero da parte di catene della grande distribuzione.
In queste settimane i consigli di amministrazione di gruppi veneti, da Tosano a Rossetto a Martinelli, e austriaci, che vuol dire in primo luogo Aspiag-Despar, stanno valutando se sbarcare a Trento nord.
Le opzioni sono diverse, dall’area ex Tecnoplastica, ora in capo alla Mak di Lavis, dove è prevista una struttura di vendita da 2.000 metri quadri, al compendio ex Frizzera, da pochi mesi di proprietà della Cassa di Risparmio di Bolzano tramite l’immobiliare Sparim, dove sono già arrivate manifestazioni di interesse. In molti di questi casi sono aperti confronti e trattative con l’amministrazione comunale che, come si spiega nella pagina a fianco, non rinuncia all’impostazione delle zone miste dove accanto alle strutture commerciali sono previste anche residenziale e uffici.
Comunque il risiko dei supermercati, dopo un 2016 di stallo, è ripartito. Alla fine dell’anno scorso in provincia si contavano 6 ipermercati e 188 supermercati (compresi quelli inferiori a 1.500 metri quadri). A fine 2015 gli iper erano sempre 6 ma i supermercati erano 194. Il balzo era arrivato con l’ondata di aperture che ha visto nel giro di un paio d’anni l’IperPoli a Trento, l’IperOrvea a Rovereto, i due Md a Trento nord e sud, il superstore Conad nella città della Quercia e altre aperture nelle valli.
Ma dopo la frenata dell’anno scorso, quest’anno il trend potrebbe riprendere. Intanto nelle valli. Dao-Conad il 25 luglio inaugura il nuovo supermercato di Dro, 700 metri quadri su un’area di mille. Il gigante del discount Eurospin, partecipato al 25% da Dao, ha aperto ad aprile a Malè, con una struttura gestita dalla Famiglia Cooperativa Val di Non, e a giugno ad Arco. La partita più grande però è nel capoluogo. La catena tedesca di discount Aldi apre a Trento nord, area ex Autostima, a novembre (l’Adige di ieri) e sta lavorando anche per un’apertura a Rovereto sud.
«Siamo impegnati con l’amministrazione comunale per verificare la possibilità di una diversa capacità di realizzazione - spiega l’amministratore delegato della Cassa di Risparmio di Bolzano Nicola Calabrò a proposito dell’area ex Frizzera - Ci sono contatti in corso per valutare la possibilità di una componente commerciale più ampia». L’area ex Frizzera ha la stessa caratteristica dell’ex Opel e di altre: la destinazione mista. Pur non potendo cancellarla del tutto, gli operatori, alla luce del nuovo piano commerciale della città, puntano ad allargare lo spazio per grandi strutture di vendita. Soprattutto perché «ci sono manifestazioni di interesse» ammette Calabrò, pur sottolineando che siamo in una fase preliminare.