Trento è la città più "green": ecco il Rapporto Legambiente sull'ecologia in Italia
Trento è al primo posto in Italia per l’ecologia. Grazie a gestione dei rifiuti e dei trasporti pubblici. Lo dice i lrapporto di Legambiente, citato dal Sole 24 Ore che ne fa un indicatoe importante per i lsuo “Rapporeto sulla qualità della vita”.
Trento conquista per la prima volta la classifica di «Ecosistema urbano», il rapporto di Legambiente e Ambiente Italia che misura la performance ambientali delle 104 città capoluogo di provincia. Scrive l’abstract del Rapporto: «Trento, prima con 81,2 punti/100, come tutte le città del gruppetto di testa poteva contare già su buone performance complessive, deve il suo balzo in testa alla graduatoria principalmente al miglioramento registrato nei tre parametri della qualità dell’aria (indici che nel loro complesso pesano di più nel nostro studio), a una leggera crescita dei viaggi degli abitanti sul trasporto pubblico e all’aumento dell’attenzione alla mobilità ciclabile.
I superamenti della soglia massima di ozono a Trento si ridimensionano dai 62 giorni dello scorso anno ai 38 di quest’anno; migliora anche la concentrazione media delle polveri sottili (Pm10) e dell’NO2 che scendono rispettivamente da 24 a 21,5 μg/mc e da 41,50 a 39 per il biossido di azoto.
Trento migliora anche nell’indice dedicato al consumo di suolo dove passa da un valore di 6,25/10 del 2017 a 7,40/10 nel 2018. Al contempo però si registra una lieve flessione nel comparto rifiuti dove aumenta la quantità prodotta dai residenti: dai 446 chili pro capite all’anno del 2017 ai 465 del 2018 cala leggermente la percentuale di raccolta differenziata: dall’82,1% del 2017 all’81,2% di quest’anno».
Trento è la prima, seguita da Mantova e da Bolzano al terzo posto. Come negli ultimi anni, le città del Sud sono in coda: ultima è Catania, mentre Vibo Valentia e Siracusa restano addirittura fuori dalla classifica per insufficienza di dati forniti.
Il rapporto di Legambiente si basa su molti indicatori: ad ogni città è dedicato un obiettivo specifico con una serie di mete da raggiungere come l’accesso ai sistemi di trasporto e a spazi verdi pubblici sicuri, la qualità dell’aria, la gestione dei rifiuti, l’efficienza delle risorse, la sicurezza stradale. Tutte voci che Legambiente tiene presenti per individuare una città ideale che, nell’ambito della sua indagine, otterrebbe il risultato massimo di 100.
Quest’anno Trento ha ottenuto il punteggio di 81,20 lasciandosi alle spalle Mantova e Bolzano, rispettivamente a 80,59 e 76,40. Un podio dai valori decisamente superiori a quelli dell’edizione dell’anno scorso, che vide Mantova vincere e Trento solo quarta con un punteggio totale di 78,14.
Intervistato dal Sole 24 Ore, l’assessore all’Ambiente del comune, Corrado Bungaro, spiega che «La conformazione del territorio cittadino, situato praticamente in una conca circondata da montagne, non favorisce un’aria pulita». E questo tiene lontana Trento dai piazzamenti di eccellenza nelle tre graduatorie specifiche sull’aria, ma i miglioramenti ci sono stati. «I problemi rimangono soprattutto in alcune zone - spiega l’assessore al Sole - ma grazie alle scelte sulla mobilità le criticità sono diminuite. Trento ha aderito nel 2017 al progetto Stardust, che coinvolge centri di ricerca, amministrazioni locali e imprese di nove Paesi dell’Unione europea.
Quest’ultima contribuisce in modo importante (cinque milioni di euro su 6,5 di investimento complessivo) al nostro progetto di potenziamento della smart city».
Tra gli obiettivi futuri, «la riqualificazione energetica del quartiere Torri di Madonna Bianca, che porti a una riduzione del fabbisogno del 50%; l’incentivazione della mobilità elettrica sia privata sia pubblica con una serie di strumenti, a partire da un “hub” per smistare le merci destinate agli esercizi del centro storico - conclude Bungaro-. Per il resto, non bisogna mai abbassare la guardia sugli aspetti educativi legati all’ambiente».