Confcommercio incontra il vicesindaco: «Ripartire subito», e lui annuncia le bodycam per la Polizia Locale
Roman: «Le nostre imprese sono sfiancate», il Comune conferma: «Stiamo già progettando le attrazioni per il prossimo inverno»
TRENTO. "Raggiungere il prima possibile l'uscita dall'emergenza pandemica e cominciare fin da subito a ragionare sulla ripartenza". Lo chiede l'Associazione pubblici esercizi di Confcommercio Trentino che oggi ha incontrato e il vice sindaco di Trento, Roberto Stanchina.
«Abbiamo bisogno di una serie di interventi - ha detto la presidente Fabia Roman - per aiutare le imprese in questo momento, soprattutto sui tributi locali, burocrazia e sicurezza. Ma dobbiamo anche guardare avanti e ritornare sulla strada della crescita turistica e culturale della città di Trento, attraverso la promozione e l’organizzazione di eventi».
La categoria dei pubblici esercizi è una delle più colpite dai provvedimenti di chiusura per contrastare la pandemia. Per cercare di sostenere le imprese associate, dopo un 2020 chiuso con perdite significative e un 2021 che non si prospetta migliore, l’Associazione dei pubblici esercizi del Trentino ha avviato una serie di incontri con gli amministratori locali per ottenere misure efficaci a preservare il patrimonio imprenditoriale del territorio.
Oggi, nella sede di Confcommercio Trentino, la Giunta guidata dalla presidente Fabia Roman ha incontrato il vicesindaco, nonché assessore con delega ai lavori pubblici, attività economiche e agricoltura, del Comune di Trento Roberto Stanchina.
L’incontro, al quale ha partecipato anche il direttore generale di Confcommercio Trentino Giovanni Profumo e il segretario dell’Associazione Michael Giacomelli, si è svolto attorno a due temi fondamentali: da un lato, la necessità di aiutare le imprese a superare il momento attuale, dall’altro l’opportunità di lavorare fin da subito per mettere in campo iniziative di ripartenza.
«Le nostre imprese - ha detto la presidente Roman - sono sfiancate da questi mesi di inattività o di operatività a singhiozzo. Le risorse sono pressoché esaurite e stanno emergendo criticità molto pesanti. Non possiamo tollerare di perdere nemmeno un’impresa di un settore così importante come quello dei pubblici esercizi. Un settore importante sull’intero territorio trentino, Trento compresa: lo slancio turistico della città ha bisogno di non interrompersi ma di continuare a crescere. Per questo chiediamo sia una serie di interventi per quanto di competenza dell’amministrazione comunale, tributi, plateatici, burocrazia, in primis, ma chiediamo anche che l’amministrazione comunale si faccia portavoce delle nostre esigenze presso la Provincia e il Governo, su temi come i ristori e i bandi di qualificazione provinciale».
«La liquidità delle imprese è un aspetto particolarmente importante per le imprese del nostro settore: abbiamo chiesto la riduzione di alcune tariffe, la moratoria e la sospensione di altre, come ad esempio la tariffa rifiuti. Troviamo infatti ingiusto dover pagare per un servizio che non abbiamo utilizzato dal momento che stiamo rimasti chiusi. Chiediamo attenzione anche sul tema affitti, con il Comune che potrebbe farsi portavoce per prorogare il blocco degli sfratti e per rivedere i canoni degli immobili di sua proprietà. C’è poi anche il tema dei plateatici che molto probabilmente saranno il punto di riferimento nei prossimi mesi per la nostra offerta, che dovrà privilegiare quanto più possibile gli spazi all’aperto. La “chiusura” della città sta incidendo negativamente anche sul fenomeno della microcriminalità e della delinquenza, che sta diventando sempre più visibile e presente nelle vie e nelle piazze».
«Ci sono, poi, alcune tipologie di aziende colpite ancora più duramente dai vari lockdown: sono, ad esempio, i locali serali che non hanno potuto riconvertire la propria offerta e che si trovano in gravi difficoltà. Per tutti, poi, è importante cominciare a ragionare già di eventi e di opportunità per essere pronti a ripartire quando si allenteranno tutte queste restrizioni e potremo ricominciare a parlare di normalità».
Il vicesindaco Stanchina nel suo intervento ha premesso la propria disponibilità al confronto costante e al dialogo, strumenti essenziali per affrontare un periodo particolarmente difficile.
«L’amministrazione comunale - ha detto Stanchina - è consapevole della situazione delle vostre imprese. Stiamo lavorando per approvare un piano entro l’estate di gestione del prossimo inverno. Il 2020 è andato com’è andato, e anche il 2021 sarà sulla stessa linea: dobbiamo già prepararci all’anno prossimo. Confermeremo l’impostazione sui plateatici e stiamo valutando anche qualche possibile miglioria e maggiore funzionalità. Sui tributi locali stiamo facendo il massimo che ci è consentito; nelle partite dove non abbiamo competenza diretta ma sediamo comunque al tavolo di gestione, come per la tariffa rifiuti ad esempio, non mancheremo di sollevare la questione».
«Ritengo che oggi occorra ragionare in due modi: il breve termine, cioè entro l’anno, e il lungo periodo, i prossimi tre anni. Trento ha bisogno di un secondo salto, dopo quello fatto con la riqualificazione del centro storico dell’amministrazione Goio, per valorizzare ancora di più l’attrattività turistica e commerciale della città. Trento è città turistica, come tutto il Trentino, e dobbiamo lavorare per offrire sempre più occasioni di crescita e di sviluppo. La nostra amministrazione ha in cantiere numerose iniziative che vanno in questa direzione: dalle opere pubbliche, che possono diventare volano di sviluppo, a interventi mirati, come un fondo di 200 mila euro per esercizi pubblici e ristoranti che organizzano concerti ed eventi. Vogliamo puntare ancora di più sulla rete delle ciclabili e sulla promozione del territorio trentino e dei suo prodotti attraverso l’organizzazione di eventi. C’è poi il tema dei parcheggi, che stiamo monitorando con attenzione: vogliamo favorire la creazione di parcheggi interrati pertinenziali di iniziativa privata, perché è un modello che funziona e che consente di spostare le automobili dalle vie a favore delle attività economiche».
«In tema di burocrazia, stiamo portando avanti un progetto di ridefinizione degli uffici comunali all’interno del quale ho intenzione di garantire maggiori risorse agli uffici di vostra pertinenza. Abbiamo anche intenzione di investire in digitalizzazione e innovazione, anche per essere coerenti con l’idea di città smart».
«Sulla delinquenza, a breve potremo contare su un’unità cinofila e sulle bodycam agli agenti della Polizia municipale. Dobbiamo essere in grado di intervenire con la repressione laddove ci sono effettivamente delitti e situazioni critiche ma anche attraverso un’azione sociale di educazione e sensibilizzazione».