La devastazione al parco San Marco: i vandali ripresi dalle telecamere. Il sindaco Ianeselli: «Parlerò con loro»
«I ragazzi che hanno rovesciato le fioriere saranno chiamati a rispondere delle loro azioni e a pagare i danni. Poi vorrei incontrarli e spiegare loro quanto è importante quel bene di tutti che hanno distrutto»
IL FATTO Devastato dai vandali il parco San Marco nel centro storico di Trento
TRENTO. Dopo l'atto vandalico che ha lasciato segni evidenti al parco di San Marco, il Comune ha deciso di dare un segnale veloce.
E piuttosto deciso. È il sindaco ad annunciare che la polizia locale ha già scaricato le immagini e le sta visionando. Il che fa pensare che a giorni avranno un nome i responsabili di una devastazione tanto insulsa quanto pesante.
«Pagheranno i danni» promette Franco Ianeselli.
La vicenda è tristemente nota. Non gravissima in sé, per carità. La criminalità è altro. Ma l'episodio ha intristito i tanti che frequentano quell'angolo di città. L'altra notte qualcuno - sembra si tratti di un gruppetto di giovanissimi - è entrato nel parco e ha danneggiato quel che ha trovato. Ad avere la peggio, come detto, le grandi fioriere, che sono state ribaltate e non hanno retto all'urto: sono finite in frantumi, mentre la terra che contenevano è finita sui ciottoli, sporcando l'area. Quanto alle piante che nei vasi crescevano, bene non stanno, naturalmente.
Con ogni probabilità i responsabili - chissà poi se si sono divertiti, a prendersela con quei vasi - erano convinti di passarla liscia: non c'erano testimoni, immaginavano forse di non essere individuati. E invece non hanno fatto i conti con un dettaglio: anche a Trento, come in tante città della Provincia, si è fatto un discreto investimento in telecamere, negli anni scorsi. I vialetti d'accesso al parco erano presidiati dall'occhio elettronico. Quindi lo sguardo furbo dei colpevoli è stato immortalato mentre se ne andavano dal giardino.
Da qui l'annuncio del sindaco, appunto: «Non rimarranno senza conseguenze i vandalismi che hanno colpito il giardino San Marco. La polizia locale ha già scaricato le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza ed è al lavoro per individuare i responsabili. I ragazzi che hanno devastato le fioriere saranno chiamati a rispondere delle loro azioni e a pagare i danni».
Ma quel che conta è, più che capire i motivi di un'azione poco sensata, assicurarsi che non si ripeta. E un buon modo perché ciò accada è sensibilizzare i responsabili sul significato di concetti come beni comuni.
Per questo Ianeselli spolvera il suo lato più pedagogico: «Se sarà possibile, mi piacerebbe poterli incontrare, per raccontare delle attenzioni che gli operai dell'ufficio Parchi e giardini, assieme a quelli delle cooperative, dedicano al luogo che loro hanno distrutto. E dei bambini che lì vanno a giocare e annaffiare e imparare a prendersi cura della loro città. Forse per i vandali quella di ieri è stata una bravata senza importanza, per noi è una ferita a un bene che, essendo di tutti, va amato e protetto. Perché è anche in un parco curato e vissuto che capiamo le ragioni del nostro stare assieme».
Se potranno convertirsi alla cittadinanza consapevole non lo sappiamo ancora. Quel che ci si augura è che per lo meno paghino i danni. Sarebbe un buon inizio.