Il vademecum di Villa Lagarina per voler bene all'ambiente

 La dichiarazione ambientale del Comune, in distribuzione in questi giorni, giunge alla sua ottava edizione, con un volumetto di cento pagine in cui l’amministrazione comunale fornisce informazioni sull’impatto e sulle prestazioni ambientali del Comune. Il vicesindaco e assessore all’ambiente Marco Vender: «A ogni riedizione realizziamo una pubblicazione cartacea, distribuita a tutte le famiglie, mentre ciascun aggiornamento annuale è disponibile ogni anno in formato elettronico sul sito. Si tratta di una miniera di informazioni e curiosità che auspichiamo contribuiscano a far crescere una comunità sempre più ambientalmente consapevole».
 
La dichiarazione ambientale ha di norma valenza triennale e ogni anno viene proposto un aggiornamento. Sei le sezioni in cui è suddivisa la pubblicazione: la prima «Cos’è EMAS» permette di comprendere il sistema di certificazione cui il Comune di Villa Lagarina si sottopone da anni ed entro il quale rientra anche la redazione della dichiarazione stessa. Fornisce informazioni anche per conoscere meglio il contesto locale, con approfondimenti sulla politica ambientale del Comune, l’organizzazione e il sistema di gestione ambientale, la gestione associata con Pomarolo e Nogaredo. Si riporta anche l’organico del Comune e si accenna al ruolo dei lavori socialmente utili.
 
Le altre 5 sezioni focalizzano le tematiche Terra, Acqua, Aria, Rifiuti ed Energia. In coda, informazioni sulle attività di sensibilizzazione e divulgazione realizzate nel 2017, il «report» delle segnalazioni e dei reclami pervenuti allo sportello ambiente, gli obiettivi ambientali raggiunti nel 2017 e quelli del quadriennio 2017-2020 con le percentuali circa lo stato di avanzamento.
 
«Nel capitolo Terra, un paragrafo è dedicato al censimento dei muri a secco del territorio comunale, che abbiamo realizzato nel 2016 in collaborazione con Albatros Srl – conclude l’assessore Vender - mi piace ricordarlo, oggi che “L’arte di costruire i muri in pietra a secco, conoscenze e tecniche costruttive” è entrata a far parte del patrimonio immateriale mondiale dell’umanità». La candidatura, proposta all’Unesco da Cipro, Grecia, Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Slovenia e Croazia ha visto protagonista anche la sezione italiana dell’Alleanza mondiale per il paesaggio terrazzato, di cui il Comune di Villa Lagarina è socio. Tra l’altro, lo stesso Comune è socio fondatore della scuola trentina della pietra a secco, istituita nel 2013 all’interno dell’accademia della montagna con l’obiettivo di conservare, tramandare e diffondere le conoscenze, le abilità e le competenze legate all’antica cultura della pietra a secco in Trentino e nella regione alpina.

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