Calavino: è caccia ai topi d'appartamento
I carabinieri sono sulle tracce della banda di malviventi che nella serata di martedì ha a dir poco portato scompiglio in Valle dei Laghi.
Dopo essere riusciti purtroppo a portare a termine un colpo in una prima abitazione, i topi d’appartamento hanno tentato un secondo furto in casa. Sono stati però scoperti, messi in fuga dai proprietari e poi letteralmente inseguiti da parte dei residenti, in attesa dell’intervento delle forze dell’ordine.
Tutto è accaduto a Calavino, nella parte più recente dell’abitato dove l’allarme è scattato a partire dal tardo pomeriggio, dopo che è stato scoperto il primo colpo. Poche ore dopo la banda ha tentato il bis, ma questa volta i componenti sono stati scoperti. Tre le persone che sono fuggite, mentre i residenti - soprattutto quelli della zona Roma Casale dove il colpo era stato tentato - si mobilitavano per riuscire a bloccarli. Contestualmente era stato allertato il 112, con gli operatori della centrale unica per le emergenze che avevano fatto attivare i carabinieri.
I militari delle stazioni di Vallelaghi e Madruzzo, assieme ad altri colleghi della compagnia di Trento hanno così potuto mettersi tempestivamente sulle tracce dei balordi.
Dopo la fuga per le vie del paese, le tre persone che sono state viste allontarsi dall’abitazione sono riusciti a raggiungere un’auto, a bordo della quale hanno tentato di allontanarsi in direzione di Padergnone. Sono stati tuttavia intercettati dall’equipaggio di una pattuglia che è riuscito a sbarrare la strada all’auto.
A quel punto gli occupanti sono scappati a piedi riuscendo - anche grazie al favore del buio - a dileguarsi nella boscaglia.
In queste ore i carabinieri stanno cercando di risalire all’identità dei componenti della banda, anche grazie ai dati raccolti grazie alla vettura abbandonata dai malviventi. Posta sotto sequestro non è risultata rubata, ma intestata ad un soggetto che pare potrebbe essere proprio uno dei componenti del gruppo entrato in azione. L’uomo sarebbe uno straniero residente in Piemonte, anche se sul punto quelle disponibili al momento sono dettagli che i carabinieri stanno ancora verificando.
Partendo dalla vettura posta sotto sequestro i militari dell’Arma stanno cercando allo stesso tempo di ricostruire i movimenti della banda, per capire se prima di approdare in Valle dei Laghi il gruppo abbia messo a segno altre scorribande in altre zone della provincia.