Niente blocco totale della Supervalsugana, per motivi di sicurezza. Ma pur sempre una protesta forte, quella che sta andando in onda oggi  sulla retta di Ospedaletto, nei pressi del ristorante Al Mulino.

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Niente blocco, così come chiesto e suggerito dalla stessa Questura di Trento. Ci sarà un presidio. Cosa significa? Che i manifestanti attraverseranno la strada, passando da un lato all’altro delle due carreggiate, rallentando il traffico. Il tutto sotto l’occhio delle forze dell’ordine, carabinieri e polizia locale, presenti sul posto al fine di garantire la massima sicurezza.
«Troppe le promesse e le prese in giro! Siamo stufi - ricordano i promotori - i cittadini della Valsugana e del Tesino sono stufi e dicono basta!».

«Ma quante vittime dovremo ancora piangere - si legge nell’avviso esposto in tutta la valle - prima che gli amministratori provinciali capiscano la gravità della situazione. Noi vogliamo una messa in sicurezza completa e totale, di certo non una messa in pericolosità della SS47».

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La Provincia ha da tempo pubblicato il bando di gara per la messa in sicurezza della retta di Ospedaletto. Una spesa di 3,9 milioni di euro, lavori che dovrebbe partire nel 2018 e che, attingendo al ribasso d’asta, dovrebbero prevedere anche la realizzazione della barriera spartitraffico.

«Bene, questo è un passo avanti - commenta Giuseppe Corona - anche se personalmente io le posizionerei in tutto il tratto della SS47 compreso tra la centrale di Grigno fino allo svincolo alla Samatec». I promotori invitano tutti ad essere presenti. «Facciamo sentire la nostra voce. Questo è solo un primo blocco: se non arriveranno risposte concrete, la protesta sarà ripetuta e moltiplicata».