Acquisti in internet, ma è una truffa cinque casi per iPhone, Rolex e Babolat, i carabinieri di Levico trovano gli autori

 

I Carabinieri della Compagnia di Borgo Valsugana, impegnati nei quotidiani servizi di controllo del territorio, coordinati dal Comando Provinciale di Trento, hanno denunciato in stato di libertà all’A.G. 5 persone ritenute responsabili di truffa aggravata.
In particolare, i Carabinieri della Stazione di Levico Terme, hanno denunciato per delitto di truffa in concorso due cittadini residenti nella provincia di Foggia, padre e figlio, che dovranno difendersi dalle accuse a loro avanzate rispettivamente dalla Procura Ordinaria di Trento e dalla Procura dei minori di Trento, in virtù della loro età anagrafica, per aver raggirato ed infranto il desiderio di una cittadina levicense di voler equipaggiare la propria dote sportiva di due racchette Babolat di egregia manifattura, non più trovabili in commercio.
Infatti la vittima non ha mai ricevuto la merce ordinata su internet. Analogamente un minore di Levico Terme è rimasto invece vittima di un acquisto “social” sfruttante la tecnica del “Buy and share”, ovvero “acquisto e condivisione”. Ha prenotato un IphoneXR pagandolo all’invitante prezzo di 635,00 euro entrando nella rinomata lista di attesa affinché lo stesso ordine fosse stato completato da altri utenti che entrano in acquisto.
Ma dopo qualche mese il sito internet è svanito nel nulla. Non per i Carabinieri di Levico, che hanno analizzato il flusso dati delle mail fornite dal malcapitato, giungendo ad individuare la genesi telematica del venditore, denunciando all’AG un cittadino napoletano per il reato di truffa.
Ed ancora a seguito dello sviluppo delle indagini, venivano denunciati due meridionaliin quanto rei di aver consegnato un prestigioso Rolex in cambio di assegno circolare clonato. Una truffa più ardua, considerando i labili elementi di partenza che non facilitavano gli inquirenti a comprendere chi, attraverso falsi documenti e numeri di telefono intestati a gente inesistente, avrebbe risposto all’annuncio pubblicato su internet, accordando il prezzo per oltre quattromila euro ed impossessandosi del Rolex.
Un raggiro ben organizzato, col truffatore che accompagna il cliente in banca per versare l’assegno circolare ed il complice fuori che, con l’utilizzo di apparecchiature elettroniche, intercetta la telefonata rivolta ad accertare la genuinità del titolo di pagamento per cui, spacciandosi come dipendente dell’Istituto di credito emittente, ne conferma falsamente la validità. Diversi i reati addebitati per questa truffa a due cittadini residenti nel Napoletano e specializzati nel settore delle compravendite delittuose, da parte dei Carabinieri di Levico Terme.
Al successo di questa attività, è evidente il ruolo fondamentale giocato dalle segnalazioni e dalle denunce dei cittadini, siano essi vittime oppure soltanto testimoni di fatti illegali, se non soltanto inusuali o “strani”, che se riferiti prontamente, possono risolvere la situazione, consentendo di assicurare alla giustizia i responsabili, evitando che la truffa si propaghi impunemente.

 

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