Sette nella baita per festeggiare un compleanno, ma a passo Vezzena arrivano i carabinieri: 400 euro di multa a testa
Si erano riuniti per compleanno di un amico, ma nel bel mezzo della serata sono arrivati i carabinieri a spegnere la musica. Sette ragazzi residenti tra la Valsugana e l’altopiano di Lavarone sono stati sorpresi venerdì sera a festeggiare in una malga, struttura che si trova in Vezzena e che in questo periodo viene affittata o prestata a privati. Non è un locale pubblico, dunque non c’è l’obbligo come per i bar ed i ristoranti di chiudere alle 18. Ma le regole di distanziamento restano e continuano a rimanere vietati ovunque - dalle piazze alle case private - gli assembramenti. Non che le feste siano bandite in periodo Covid. Ci sono tuttavia una serie di norme da seguire nell’ottica della prevenzione nel contenimento dei contagi. Vale ciò che era stato previsto per il periodo di Natale: le visite sono consentite a parenti e ad amici, ma nel limite di due persone a cui si possono aggiungere figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi. In base a quanto previsto dalla legge, festeggiare il compleanno si può, ma invitando al massimo due amici. Oppure ci si può trovare in più persone al bar o al ristorante, sempre mantenendo la distanza. Se nei locali pubblici è compito del gestore verificare gli spazi ed evitare che entrino più clienti del numero massimo consentito e, comunque, sono previsti controlli da parte delle forze dell’ordine, c’è sempre qualcuno - come il gruppo di amici in Vezzena - che prova ad aggirare le norme. Organizzando una festa in un luogo privato, i ragazzi pensavano di evitare i controlli. Ma i carabinieri hanno bussato alla porta della malga.
Il controllo è avvenuto verso le 20 di venerdì. Oltre ai carabinieri di Levico è intervenuto l’equipaggio del radiomobile della compagnia di Borgo Valsugana. I sette ragazzi, tra i 14 ed i 20 anni, sono stati identificati. Si sono giustificati spiegando di avere il permesso: forse intendevano il via libera all’utilizzo della malga, perché deroghe normative al divieto di assembramento non sembrano essere previste al momento. Le sanzioni non sono state contestate al momento del controllo, ma arriveranno nelle prossime ore al termine degli accertamenti: circa 400 euro a testa, cifra che si riduce del 30% se pagata entro 5 giorni.