Atletica / L’addio

La Valsugana ha salutato per l’ultima volta Mauro Andreatta: “Sei stato un grande, ci mancherai”

Lo storico presidente del gruppo sportivo Gs Valsugana e anima dell'atletica trentina è scomparso nella notte fra lunedì e martedì all'età di 69 anni dopo aver affrontato in questi ultimi mesi la malattia. lascia la moglie Mariangela, i figli Marco, Ruggero e Giorgio

CALCERANICA. "Ciao Mauro, ciao presidente, ciao caro amico": pochi aggettivi per cercare di contenere, da parte del Gs Valsugana, il dolore per la perdita di Mauro Andreatta, storico presidente del gruppo sportivo e anima dell'atletica in Valsugana. Andreatta è scomparso nella notte fra lunedì e martedì all'età di 69 anni dopo aver affrontato in questi ultimi mesi la malattia : ai funerali che si sono tenuti oggi, 20 ottobre, a Calceranica c’era la folla della grandi occasioni.

Una folla commossa, addolorata per la perdita di un grande uomo. Mauro era presidente, nonché fondatore, del Gs Valsugana, e anche assessore al Comune di Calceranica (con competenze a sport, associazionismo, agricoltura e categorie economiche, impianti sportivi ed edifici pubblici, eventi e manifestazioni). Ma era soprattutto un appassionato di atletica, sport che è riuscito a portare in primo piano anche a livello locale.

Dopo aver corso in età giovanile maratone e mezze maratone, Andreatta fondò nel 1975 l'Atletica Pergine, qualche tempo dopo l'Atletica Valsugana e Tesino e nel 1996 l'Atletica Lagorai: tutte queste realtà confluirono nel 2000 nel Gs Valsugana Pergine e Borgo, che nel 2003 sarebbe diventato il Gs Valsugana Trentino. Anni d'oro per l'atletica della Valsugana, con l'organizzazione di varie gare e tornei (una per tutti, il meeting di atletica a Pergine), la gestione per molti anni del centro sportivo di Pergine e la spinta per la pista di atletica a Borgo.

Negli anni in cui Andreatta è stato presidente del gruppo sportivo, sono nate e cresciute sotto la sua egida schiere di giovani atleti che in più occasioni sono diventati dei veri e propri talenti, distintisi oltre i confini regionali.

Il presidente comitato trentino della Federazione Italiana di atletica leggera, Dino Parise, descrive Andreatta come «protagonista e punto di riferimento per decenni dell'atletica trentina, prima podista, poi istruttore e presidente di quel Gs Valsugana Trentino che partendo dalla fusione tra diverse realtà della zona ha saputo conquistarsi stagione dopo stagione un posto preminente sul palcoscenico dell'atletica italiana e non solo».

«Fai buon viaggio - la toccante dedica apparsa sui canali comunicativi del Gs Valsugana - e proteggi la tua famiglia del Gs anche da lassù! Ma sappiamo che lo farai, perché sei e rimarrai un presidente come pochi: pieno di risorse, pieno di idee, pieno di entusiasmo e con la capacità di trasmetterlo a chi ti stava vicino. Una galoppata di 23 anni da presidente che ha trasformato l'atletica in Valsugana da piccola realtà ad una delle società più importanti in regione e a livello nazionale, ma soprattutto che ha fatto crescere tanti ragazzi, poi atleti, poi donne e uomini, lasciando in ciascuno ricordi e valori umani indelebili. Ci mancherai».

«Un presidente vecchio stampo - lo ricorda Mattia Gasperini, vicepresidente del Gs Valsugana - di quelli che mettono cuore e anima in un progetto che oltre ad essere sportivo è anche sociale. Era un esempio e lo sarà per sempre, per la passione che metteva nella società il cui primo obiettivo era quella di far crescere i ragazzi».

«Bondì la matina era il suo tipico saluto quando passava in municipio - lo ricorda il sindaco di Calceranica, Cristian Uez - sempre ironico e con la battuta pronta ma che sapeva diventare serio quando c'era da mettersi a lavorare. Lascerà un grande vuoto sia nella casa comunale che nel mondo sportivo. Voglio ricordarlo così, con quella sua frase di sprone per non mollare mai e quella generosità che lo ha sempre contraddistinto ovunque, con quel sorriso sotto il baffo. Un grande uomo che ci mancherà». Mauro Andreatta lascia la moglie Mariangela, i figli Marco, Ruggero e Giorgio.

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