Crisi, nuove case. Crollo del 40%

La crisi del mercato immobiliare si riflette sulle concessioni edilizie. Il 2013 ha fatto segnare un altro record negativo con le autorizzazioni per realizzare costruzioni nuove o ampliamenti di edifici per abitazioni, industria, terziario e agricoltura che hanno toccato 1,48 milioni di metri cubi, circa 500 mila in meno del 2012. Per quanto riguarda le case nuove il calo sfiora il 40% e diminuisce sensibilmente anche il numero delle ristrutturazioni

A Trento oltre mille case sfitte da due anni

Mentre l'Itea fatica a soddisfare il fabbisogno abitativo dei trentini - accolte solo il 5% delle domande -, a Trento ci sono migliaia di alloggi vuoti. Secondo il Servizio tributi del Comune ci sono 1.100 abitazioni sfitte, cioè non utilizzate da oltre due anni, e 5.600 alloggi «a disposizione», ovvero usati dai proprietari come seconda casa o non utilizzati entro i due anni dall'ultima occupazione. Una situazione che porta i sindacati ad invocare un piano provinciale che incentivi la concessione di alloggi a chi ne ha bisogno

Prezzi delle case  giù ma restano alti

Marco Gabardi, presidente di Anama - associazione nazionale agenti e mediatori d'affari aderente a Confesercenti del Trentino spiega: «La Bolghera è un quartiere che tiene sempre molto bene. È un rione interessante e chi ha la fortuna di dover trattare alloggi qui, non fa fatica. Spesso capita che arrivino i clienti da soli, senza bisogno di cercarli. La stessa cosa succede a Martignano o a Povo. Il centro storico invece un po' meno, perché ha tenuto prezzi molto alti e poi c'è il problema del garage o del terrazzo, che spesso mancano».

l'Adige

In Trentino oltre 5.100 case invendute

C'è almeno un settore dove l'auspicio del professor  Gianfranco Cerea  - basta speculazione, le case costino meno - si è già tradotto in realtà: quello dei castelli. Non è proprio «housing sociale» ma meglio di niente. Sul sito specializzato Immobiliare.it compare la nuova proposta di vendita di Castel Madruzzo, lo storico maniero di Lasino di proprietà dei fratelli  Carlo e Gianattilio Montagna. Prezzo: 5,5 milioni di euro, il 26% in meno di cinque anni fa