La riforma dei vitalizi scatena il putiferio

Esplode la rabbia dei sindacati dopo l'approvazione della riforma dei vitalizi, avvenuta nella notte ad opera di una maggioranza «blindata». Si tratta di una riforma che lascia intatti i privilegi di consiglieri ed ex consiglieri, frutto di troppi compromessi: non a caso ieri i sindacati hanno manifestato tutta la loro indignazione. Tra gli autori delle leggi, invece, solo parole positive, con il presidente del Consiglio regionale Diego Moltrer che parla del rientro nelle casse della Regione di 45 milioni di euroI tuoi commentiI vitalizi dello scandaloLa replica di RossiM5S: non finisce quiLa delusione dei VerdiL'alibi dell'ostruzionismoI sindacati: riforma moncaBezzi: pagina buiaLa soddisfazione di MoltrerPd: tutto nei tempi previstiFugatti: riforma farsa

Bezzi: pagina buia dell'Autonomia

«Dopo mesi di "promesse" da parte della maggioranza Pd-Patt, che doveva arrivare a portare ad una riforma vera alla legge sui vitalizi, ieri si è arrivati alla fine di una "telenovela" che ha portato a votare una legge che è un niente di fatto. Stanotte è stata scritta una pagina buia e infelice del parlamento dell'autonomia trentina distante anni luce dalla propria gente». Lo sostiene il consigliere regionale dio Forza Italia Giacomo Bezzi

Taglio dei vitalizi, riforma in aula Le proteste fuori dal Palazzo

Se il disegno di legge Moltrer, che ricalcola gli scandalosi anticipi di una parte del vitalizio assegnati con la riforma del 2012, sarà approvato avremo un taglio medio del 29% delle cifre spettanti agli oltre 80 ex consiglieri regionali che già percepiscono il vitalizio. In consiglio regionale è iniziata la discussione sulla legge, tra le proteste di sindacati e cittadini. Il palazzo, però, è rimasto blindato. Le forze dell'ordine hanno limitato gli accessi al palazzo e i consiglieri sono entrati dal retro, evitando la follaGuarda il video della protestaGuarda il video dei sindacatiGuarda le foto della manifestazione 

Il presidente Dorigatti ha fretta «Subito la legge sui vitalizi»

 «Ne stiamo discutendo da quattro mesi e ora dobbiamo chiudere questa partita per concentrarci sul lavoro, lo stato sociale, la sanità. Per questo auspico che, agli inizi di luglio, in una sola seduta del Consiglio regionale, si chiuda dando così un segnale positivo alla nostra gente». Lo ha detto il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti intervenendo al Terzo congresso provinciale della Federazione anziani e pensionati della Acli I vostri commenti 

Vitalizi, tagli del 30%, via 3.000 euro al mese

Un taglio del 30% agli assegni precedenti alla riforma che può arrivare a far perdere ai vecchi consiglieri che ricevono il vitalizio fino a oltre 3.000 euro lordi al mese rispetto al vecchio sistema. È l'arma di dissuasione introdotta nella nuova versione del disegno di legge sulla riforma dei vitalizi d'oro. L'obiettivo è quella di evitare che i consiglieri che restituiscono l'anticipo per passare al vecchio regime possano averne un vantaggio, soprattutto se l'assegno viene incassato per parecchi anni I vostri commenti 

Vitalizi, gli ex consiglieri stanno preparando la battaglia

Gli ex consiglieri provinciali si ribellano ai tagli dei loro vitalizi e ai risparmi sugli anticipi d'oro. Il direttivo dell'associazione che riunisce i politici del passato ha infatti confermato la linea dura: no alla riforma. Verrà quindi presentato ricorso contro la legge che il Consiglio regionale dovrebbe approvare entro l'estate: in particolare gli «ex» sono contrari al dimezzamento del vitalizio per coloro che non vorranno restituire la quota in eccesso sugli anticipi. In attesa della battaglia finale, hanno ingaggiato un super consulenteI vostri commenti

Betta: «Lavoro 12 ore al giorno, prendo 3.600 euro al mese»

«L'indennità è un tema su cui si fa molta demagogia, noi abbiamo rispettato quando promesso in campagna elettorale, lo dimostrano i fatti».Lo sostiene il sindaco Alessandro Betta che, insieme alla sua giunta, intende chiarire la questione. «Né trucchi né inganni - dicono - questa è un'amministrazione coerente. Il comune di Arco è stato il primo in Trentino, con l'allora sindaco Veronesi, ad autoridursi lo stipendio del 20%, alla luce della legge Amistadi e con l'amministrazione di Paolo Mattei abbiamo fatto lo stesso»

Vitalizi, accordo sul taglio del 20%

Ci sono volute altre sei ore di riunione ieri all'ufficio di presidenza del consiglio regionale per trovare la quadra sulla proposta di disegno di legge di riforma dei vitalizi sul quale però rimangono ancora alcuni punti da definire e dunque il testo finale sarà licenziato solo lunedì dopo un ennesimo confronto. Ieri, conunque si è trovata l'intesa - a parte la contrarietà di  Veronika Stirner Brantsch  (Svp) espressa nei confronti di tutta l'impostazione della legge - su due punti spinosi che erano rimasti in sospeso: l'età da cui è possibile ricevere l'assegno vitalizio e il tetto al cumulo dei vitalizi, per chi ne ha più di uno. Età pensionabile a 66 anni, anticipabile a 60 con penalità