La nostra Costituzione (art.32 comma 2) stabilisce che la legge in nessun caso può violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana: anche la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, stabilisce che il consenso libero e informato del paziente all’atto medico è considerato un diritto fondamentale del cittadino, afferente i diritti all’integrità della persona. Se qualcuno me lo chiederà, potrò, la prossima volta, fare un breve excursus sulle sentenze di Cassazione e della corte Costituzionale in materia ( oltre che sulla Convenzione dei Diritti Umani e la biomedicina di Oviedo, ratificata dal Governo Italiano nel 2001). Vedremo anche come procedere nel concreto: dalla sottoscrizione del modulo (anche presso un Notaio), sino al deposito nel Registro approntato dal Comune di residenza.
La Corte ha affermato alcuni principi importanti. Che l’Associazione dei consumatori in causa contro le società di assicurazione è pienamente legittimata a proporre le domande di restituzione e di risarcimento dei danni conseguenti agli illeciti concorrenziali, nei limiti in cui fanno valere l’interesse comune all’intera categoria degli utenti dei servizi assicurativi. Che sussiste anche, in capo a questi utenti, non solo il diritto al rimborso, ma anche al risarcimento dei danni conseguenti alla violazione da parte delle Compagnie interessate, delle regole di correttezza, trasparenza ed equità nei rapporti contrattuali. Che la determinazione delle singole somme dovute a risarcimento da parte delle assicurazioni condannate dovrà seguire le espresse domande proposte dagli assicurati, concretamente individuati.
«Cosa sta succedendo nelle assicurazioni?». A chiedermelo è un giovane da poco scampato (con qualche conseguenza) ad un grave incidente stradale. Un’auto gli ha tagliato la strada, mancando uno stop, lui si è fatto un mese di ospedale e, poi, le cure riabilitative: è ovvio che, quantomeno, ora si aspetti un congruo risarcimento. Gli dico che, purtroppo, la nostra sarà una lotta contro il tempo: infatti, la nuova bozza di decreto in materia, portata ...
Tra ieri e oggi mi sono arrivati due appelli da sottoscrivere. Due tra i tanti, direte voi, in questa estate infuocata, non solo per il gran caldo. In effetti, i motivi per redigere e diramare appelli non mancano. E non mancano nemmeno le adesioni in rete. La prima campagna di cui vi parlo ha avuto più di 100.000 adesioni su Facebook, e continua a raccogliere consensi. Si chiama «Vaticano, paga anche tu!», ed è volta ad abolire o, quantomeno, a ridurre, ...
Nel raccogliere i dati dei molti medici che intendono promuovere azioni collettive per il giusto riconoscimento economico degli anni di tirocinio, mi capita spesso di fare due chiacchiere con loro, anche su argomenti più generali. Ovviamente, si parla di salute, di ambiente, di servizi ai cittadini, ma non solo. Una riflessione ricorrente quando si parla di questioni sanitarie, è quella relativa alla sostituzione della parola «servizio» con la parola ...
Nell’ultimo blog mi ero ripromessa di continuare a parlare di crac finanziari, di banche, di investimenti e di risparmi da tutelare. Però, dopo una settimana interamente monopolizzata (giornali, radio, TV, rete) dai gravi problemi in cui versa il nostro sistema economico - il punto è proprio questo: la crisi pare sistemica - non se ne può davvero più. E allora? Mi salva dall’impasse una mail arrivata in questo momento. Un tizio, il nipote di un ...
«E, allora, che si fa?». Vengo investita da questo problema, mentre scambio tranquillamente (così, almeno, mi sembrava) due parole in attesa del mio turno in banca. L’angoscia della mia interlocutrice è evidente: l’argomento è il risparmio
«Proprio così: è una tassa sulle separazioni e sui divorzi!», rispondo ad un vicino di casa, intento a stendere il bucato. Lui è fresco di separazione (di fatto). Dopo aver constatato la fine del loro matrimonio, la moglie ha optato per un monolcale in città, più pratico e a due passi dal lavoro. Fortunatamente non hanno figli, ma vivono, come mi informa l’interessato, con due stipendi che bastano appena per le necessità quotidiane.
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