Nella serafica tranquillità della dimora dei “focolarini” venne accolta una donna tedesca molto particolare: quella Elena Hoehn che dopo l’8 Settembre del 1943 entrava quando voleva nella caserma- prigione-mattatoio di via Tasso a Roma dove erano acquartierate le SS di Herbert Kappler e di Erich Priebke, i due principali personaggi di quel luogo infame. Hoehn che proveniva da Lipsia e negli anni del secondo conflitto mondiale viveva a ...
In un pomeriggio dell’estate del 1953, forse era di luglio, dalla Sloi si alzò una densa nube di cloro che investì il quartiere di Cristo Re. Si racconta della gente che fuggiva impaurita verso il centro città, di quattro operai e almeno trenta persone ricoverati al Santa Chiara che all’epoca si apriva in via Santa Croce, di molta gente investita da quella nube soffocante, di odore estremamente pungente, di uomini e donne svenuti ...
La Sloi cominciò a produrre il prezioso antidetonante della benzina nella primavera del 1940, l’anno delle decisioni irrevocabili e dei passaporti consegnati agli ambasciatori di Francia e Inghilterra, insomma quando l’ Italia entrava in quella guerra che i tedeschi stavano vincendo. La fabbrica a Campotrentino occupava 250 operai, i capi erano tecnici addestrati a Ravenna dove Carlo Luigi Randaccio, il geniale chimico che aveva reso possibile la ...
Per una storia dell'impiento di Trento Nord: presenza scomoda e pericolosa, ancora oggi
Il dopoguerra di Celeste Di Porto: prima in carcere, poi in convento, infine accolta da Chiara Lubich, e i giornali dell’epoca le dedicarono molte pagine
Quando il 5 giugno del 1945 Pietro Koch venne fucilato a Forte Bravetta, Celeste Di Porto era rinchiusa nel carcere femminile delle Mantellate in quel di Roma, assieme a Tamara Cerri la giovanissima amante del comandante della squadra speciale di polizia repubblicana, una “banda” di fascisti diventati spietati torturatori. Era già stato fucilato il questore di Roma Pietro Caruso. Poi vennero giustiziati a Roma e Milano altri personaggi di ...
Celeste Di Porto detta “Pantera Nera” era stata nascosta nel “fogolar” di Chiara Lubich per salvarla dagli agenti di Israele. Gli 007 di Tel Aviva la cercavano per ucciderla vendicando gli ebrei del Ghetto di Roma da lei venduti a Herbert Kappler, il comandante delle SS nella Capitale. La guerra era finita da tre anni quando nel maggio del 1948 il settimanale “Tempo” iniziava la pubblicazione della storia della donna ebrea che consegnava per danaro ...
Pochi mesi dopo Roma venne liberata; la donna fuggì e appunto nel 1948 la sua fuga, da Napoli, Roma, Assisi e Trento è stata magistralmente ricostruita dal settimanale Tempo
La prima tappa dei complici di quella che dove sembrare un’evasione in piena regola avvenne ad una manciata di chilometri a nord di Trento, a San Michele all’Adige, nell’area di servizio dell’Autobrennero denominata Paganella Est
Giovedì 3 maggio del 1945. In Italia la guerra era finita dal 25 aprile, i russi stavano entrando a Berlino e i tedeschi si ritiravano in massa dal Trentino cercando di raggiungere il più in fretta possibile, e senza perdite l’Austria. A Stramentizzo in Val di Fiemme, un drappello di partigiani fermò un'ambulanza della Croce Rossa che trasportava un militare delle SS malato. Secondo un'altra ricostruzione i partigiani spararono ...