Trentino Emergenza, 62mila chiamate e 4 milioni di chilometri percorsi nel 2023: ecco tutti i numeri
Trentino Emergenza ha inoltre gestito 4.066 trasporti interospedalieri urgenti e 64.871 (con 2.510.759 km percorsi) trasporti programmati. Per quanto riguarda gli interventi di elisoccorso, i dati 2023 danno l’anno 2.804 interventi totali, di cui 568 notturni (dalle 20 alle 8). I soccorsi primari sono stati 2.223 e 555 i trasporti secondari
TRENTO. Oltre 62mila chiamate raccolte dalle Centrali operative e 4 milioni di chilometri percorsi sul territorio provinciale nel solo 2023. L’Unità operativa di Trentino Emergenza si è “raccontata” all’assessore provinciale alla salute Mario Tonina - accompagnato dal direttore generale di Apss Antonio Ferro - nell’ambito delle visite alle strutture di Apss. L’esponente dell’esecutivo ha incontrato il personale delle Centrali operative per le urgenze (che gestisce le telefonate filtrate dall’1-1-2) e per le cure non urgenti 116117, guidate dal direttore dell’Unità operativa Trentino Emergenza Andrea Ventura
A fronte di 62.383 chiamate inoltrate dall’1-1-2 nel 2023 (contro le 60.451 dell’anno precedente), la Centrale Urgenza di Trentino Emergenza ha gestito 58.385 eventi di soccorso primario (erano 56.636 nel 2022) per un totale di 57.954 pazienti e 77.884 missioni con 1.748.442 km percorsi. Trentino Emergenza ha inoltre gestito 4.066 trasporti interospedalieri urgenti e 64.871 (con 2.510.759 km percorsi) trasporti programmati. Per quanto riguarda gli interventi di elisoccorso, i dati 2023 danno l’anno 2.804 interventi totali, di cui 568 notturni (dalle 20 alle 8). I soccorsi primari sono stati 2.223 e 555 i trasporti secondari.
Una lunga storia quella dell’Unità operativa Trentino Emergenza, la struttura a cui fa capo l’organizzazione dei soccorsi sanitari in Trentino, che ha da poco più di un anno festeggiato i trent’anni di attività. Trentino emergenza 118 nasce, infatti, il 1° gennaio del 1993, su impulso dell’allora primario del Pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara, Lino Pangrazzi.
Da allora il servizio si è evoluto e agli interventi con le ambulanze si sono aggiunti quelli con elicottero e automedica con moltissime le missioni di soccorso effettuate ogni qualvolta una o più persone, per traumi o malori, si ritrovino in condizioni gravi, a rischio di invalidità o di morte.
L’organizzazione di Trentino Emergenza
L’organizzazione attuale di Trentino emergenza prevede una Centrale operativa a Trento, circa 50 postazioni di soccorso distribuite sull’intero territorio provinciale (di cui 13 a gestione diretta di Apss) e una base di elisoccorso all’aeroporto “G. Caproni” di Mattarello.
Tutte le postazioni gestite direttamente da Apss prevedono la presenza 24 ore su 24 di un mezzo di soccorso con a bordo un infermiere, permettendo di attuare, laddove necessaria, la cosiddetta medicalizzazione a distanza ovvero la somministrazione di farmaci a cura degli infermieri su prescrizione del medico di centrale in base alle informazioni dettagliate e standardizzate raccolte ed a lui fornite dai professionisti sanitari.
Nel tempo si è sviluppata e consolidata una rete di percorsi assistenziali che prevede il rapido accesso di pazienti colpiti da specifiche patologie, all’ospedale Santa Chiara identificato come ospedale Hub della provincia. I percorsi STEMI per i pazienti colpiti da sindrome coronarica acuta/infarto, il percorso Stroke per i pazienti colpiti da ictus, il percorso per il parto precipitoso in caso di parto al di fuori delle strutture ospedaliere e la rete trauma.
Negli anni il soccorso sanitario con l’elicottero è stato rafforzato e dal 1° luglio 2013, la copertura del servizio di elisoccorso prevede due equipaggi nelle ore diurne e un equipaggio nelle ore notturne garantendo così la medicalizzazione del soccorso su tutto il territorio provinciale 24 ore al giorno. Ogni equipaggio di elisoccorso è composto da medico, infermiere, tecnico del Soccorso Alpino, pilota (2 per il volo notturno), tecnico verricellista con la possibilità di trasportare altre figure di soccorso in funzione delle necessità: équipe neonatale, ostetrica, unità cinofila, sommozzatori. L’elicottero è in grado di arrivare sul posto dell’incidente in 10 minuti dalla chiamata (17 minuti nei distretti più lontani); il tempo medio di ogni missione è di 54 minuti.
Ad integrazione della copertura del territorio assicurata dai mezzi di soccorso avanzato di Trentino Emergenza, in alcune realtà periferiche è stata sviluppata una sinergia virtuosa con le associazioni di volontariato per garantire la presenza di un infermiere, dipendente di Apss o convenzionato, a bordo di una auto sanitaria/ambulanza gestita dall’associazione (tra gli altri a Carbonare, Fondo, Pinzolo, Storo), con indubbi vantaggi nella gestione delle urgenze/emergenze. Il contributo dei volontari delle associazioni è fondamentale per una prima risposta tempestiva in varie realtà della provincia.
L’Unità operativa Trentino Emergenza è un’organizzazione complessa guidata dal direttore Andrea Ventura, da tre strutture semplici mediche e una dirigente delle professioni sanitarie che coordinano 11 medici, 13 infermieri coordinatori, 105 infermieri, 168 operatori tecnici autisti soccorritori, tre amministrativi. Inoltre sono 25 gli operatori della centrale operativa integrata 116117. Quest’ultima, dal 29 giugno 2021 gestisce tutte le richieste per le cure mediche non urgenti oltre alle informazione sui servizi di guardia medica turistica, sulle farmacie di turno e le prenotazioni delle ambulanze per i trasporti programmati (da fuori provincia e dalla zona del Primiero il numero per chiamare la centrale è 800.016017).
In particolare per quanto riguarda i trasporti sanitari non urgenti al Centrale processa le richieste dei cittadini e dei reparti ospedalieri, programma i trasporti e gestisce la flotta dei mezzi. Per il Servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) processa le chiamate dei cittadini, oltre 110.000 all’anno, per la presa in carico e l’identificazione delle condizioni al fine di ottimizzare il servizio.