Raccogliere le castagne può essere un reato grave (e vi possono incarcerare)
Con l’autunno, molte famiglie trentine trascorrono le domeniche a caccia di castagne nei boschi. Ma pochi sanno che raccogliere le castagne altrui è un reato, e che in determinate circostanze potrebbe portare anche all’arresto ed al carcere.
Lo spiega la polizia locale della Valle del Chiese: «Ci vengono chieste informazioni sulla raccolta delle castagne in fondi privati.
La raccolta è regolata dal codice penale che all’art. 624 prevede una pena da sei mesi a tre anni e con la multa da centocinquantaquattro euro a cinquecentosedici euro per chi si impossessa delle cose altrui. Se la raccolta è già iniziata troverà invece applicazione l’art. 626 del codice penale che prevede la reclusione fino a un anno ovvero la multa fino a duecentosei euro per coloro che spigolano, rastrellano o raspollano nei fondi altrui, non ancora spogliati interamente del raccolto.
Deve esser evidenziato che non servono cartelli di divieto perchè è il raccoglitore che deve informarsi se il bosco sia di proprietà o uso diverso dai boschi comunali.
In ogni caso consigliamo ai proprietari di rendere evidente il divieto ponendo all’accesso al fondo un cartello col divieto di raccolta (Proprietà privata divieto di raccolta castagne art. 624CP – 625CP – 2043 CC)».