Cles, Centro danza sfrattato le insegnanti lo occupano
Entro domani l’associazione Kino Centro Danza dovrà lasciare i locali utilizzati all’ex Don Orione di Dos di Pez. Questo quanto stabilito in una «diffida di rilascio dei locali» firmata dal sindaco Ruggero Mucchi il 7 settembre scorso, con obbligo ribadito in una missiva datata 3 ottobre, con cui viene stabilito che quella sede è destinata al Corpo bandistico clesiano.
La presidente di Kino Centro Danza, Sabrina Borzaga, non ci sta.
La notte tra giovedì e venerdì ha dormito nei locali, nel sacco a pelo, ed a turno lei e le altre insegnanti «occupano» i locali. «Ci dovranno buttare fuori con la forza, noi da qui non ci spostiamo».
La storia che espone l’insegnante della scuola, filiale dell’Istd (Imperial society of teachers of dancing) di Londra, riconosciuta dall’Unesco (dal Consiglio internazionale danza), è annosa e complessa. Kino Centro Danza celebra in questo periodo il 25° anno di attività; opera in varie sedi (attualmente Ronzone e Ton, fino a poco tempo fa anche Dimaro), conta numerosi iscritti, 130 solamente nella sede di Cles.
«Nel 2004 ci è stata sottoposta una convenzione, per dei locali affidatici dal comune all’ex Filanda. Si prevedeva che avremmo dovuto pagare 3 mila euro all’anno per costo rifiuti e pulizie, era una convenzione provvisoria, durata un anno. Ci siamo rimasti per dieci anni, continuando a pagare la somma stabilita per alcuni esercizi, poi sono stati gli stessi uffici comunali a dirci di non pagare più, perché in assenza di convenzione quanto versato non era certificabile come entrata. Nel 2014 – continua Sabrina Borzaga – l’ex filanda è stata destinata ad ospitare la scuola elementare, ed a noi ed alla scuola musicale è stato proposto di spostarci all’ex Istituto Don Orione di Doss di Pez, sempre con accordo di pagare rifiuti e pulizie, e concessione della sede in comodato. Cambia amministrazione, e veniamo sfrattati senza grande preavviso, ad anno scolastico già impostato, con dipendenti che se chiude Cles si trovano senza lavoro, e decine di famiglie che hanno investito per un servizio destinato ai propri figli. Noi di lì non ci muoviamo, ci siamo già affidati ad un legale, lunedì saremo in Procura per verificare se quanto sta facendo il Comune sia corretto».
Una vicenda complessa, quindi, che nasce da esigenze concrete dell’amministrazione comunale, chiamata a rispondere all’esigenza di spazi da parte dell’Inps, che altrimenti si vedrebbe costretta a chiudere la sede di Cles; spazi esistenti solo nell’ex pretura (palazzo Dal Lago), attualmente occupati dal corpo bandistico, che verrebbe trasferito all’ex Don Orione, avvicinandosi peraltro alla scuola musicale che già vi ha sede.
In proposito, il legale di Kino Centro Danza non ha dubbi: nella lettera inviata al comune il 3 ottobre, si legge che di fronte alla situazione creatasi, «in mancanza di alcuna doverosa proposta da parte del Comune per una soluzione alternativa che possa garantire lo svolgimento in locali idonei dell’attività didattica senza soluzione di continuità, la mia assistita non è nelle condizioni di poter rilasciare il locali in uso nei termini pretesi». Per ora la via legale si limita ad uno scambio di corrispondenza, ma già da lunedì, stando alle affermazioni della presidente dell’associazione, le cose potrebbero cambiare. Anche perché, conclude Sabrina Borzaga, «se chiude Cles chiude l’associazione, e delle insegnanti restano senza lavoro».