Circonvallazione di Cles: carramba che sorpresa, il contratto non c'è ancora
Nulla si è mosso, da quando il sindaco Ruggero Mucchi ha denunciato in consiglio comunale - a fine novembre - la mancata firma del contratto di appalto per la circonvallazione est e il rischio concreto che anche la seconda procedura di gara si trasformi in un buco nell’acqua.
Nulla si è mosso e allora ieri, nel consiglio comunale convocato alle 17, il secondo punto all’ordine del giorno è stato occupato dalla presentazione e discussione di una mozione che punta a fare chiarezza sullo stato dell’arte.
La mozione è trasversale e vede come firmatari Carmen Noldin e Luciano Bresadola del Pd, Mario Meggio e Maria Zanotelli del gruppo Civico di Centro e Marcello Nebl di Ascoltiamo Cles.
Dopo aver ricordato che di circonvallazione si parla da 30 anni, che l’aumento continuo del traffico rende sempre più urgente e indispensabile la sua realizzazione e che l’iter dell’opera è stato rallentato dai ricorsi (poi risolti), i firmatari sottolineano che «oggi però tutto sembra scandalosamente fermo» e che non si capiscono i «reali motivi» di questa nuova frenata.
La circonvallazione, infatti, è stata appaltata ormai un anno fa per 38,3 milioni su 43 a base di gara alla cordata tra Emaprice, Collini Lavori e il consorzio Technik Bau di Lavis, che raggruppa nove aziende trentine di impianti. L’inizio dei lavori era atteso per la prossima primavera, ma il termine non sarà rispettato, in quando - appunto - da un recente colloquio che il sindaco Mucchi ha avuto con il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, è emerso che il contratto non è ancora stato firmato: «Nel mese di giugno - ha spiegato il sindaco in consiglio comunale a fine novembre - siamo stati informati dell’insorgenza di problemi nei rapporti con la ditta vincitrice per le sopravvenute variazioni di prezzo delle materie prime che avrebbero fatto lievitare repentinamente i costi dell’opera rendendola di fatto insostenibile rispetto all’offerta di gara. Pur con l’applicazione dei ritocchi ai prezzi, promulgati dal Ministero, rimaneva difficile trovare una soluzione per poter procedere con l’assegnazione definitiva dell’opera e la firma del contratto». È iniziato quindi un lavoro collegiale fra stazione appaltante e impresa per trovare le adeguate soluzioni ai problemi, «i cui contenuti non sono noti a questa amministrazione - ha specificato il sindaco - e che rimangono assolutamente in capo alla Provincia».
Constatando che «a tutt’oggi la situazione appare invariata», i firmatari della mozione scrivono: «I cittadini clesiani chiedono il perché di questo nuovo slittamento di tempi, il perché di mancate risposte e soprattutto perché un territorio come la Val di Non e come Cles debbano vivere situazioni pericolose dal punto di vista della sicurezza, della mobilità e della salute, in considerazione del fatto che quest’opera è sempre stata dichiarata dalla Provincia autonoma di Trento come un’opera strategica a livello provinciale» e chiedono quindi al sindaco e alla giunta di organizzare un incontro con il presidente della giunta provinciale e i suoi tecnici, alla presenza dell’intero consiglio comunale, per avere la certezza che ci sia l’effettiva volontà di realizzare la circonvallazione.
Tutti i dubbi, a questo punto, sono infatti più che legittimi.