Ripensare l'agricoltura, in modo più sostenibile
L’agricoltura non è solo un settore economico, che contribuisce alla ricchezza nazionale: è anche un settore che negli ultimi decenni ha vissuto una trasformazione profonda caratterizzata dall’omologazione delle colture e dei mercati, dalla meccanizzazione e dalla diffusione massiccia della chimica.
Trasformazioni che hanno provocato danni all’ambiente, ma hanno anche messo in moto una reazione positiva e una richiesta crescente di prodotti più sani e ottenuti in modo più sostenibile, per la salute e per l’ambiente.
È su questi temi che l’associazione «Agricultura Trentino» ha organizzato tre serate dal titolo «Ripensare l’Agricoltura - Riflessioni su etica, biodiversità e salute», in collaborazione con Pesticide Action Network Italty, con la Società internazionale dei medici per l’ambiente (Isde) e con «Io sto con l’economia solidale».
La prima si svolgerà stasera, venerdì 16 marzo, all’auditorium delle scuole Don Milani di Pergine, alle 20.30: invitato a parlare de «La bellezza della biodiversità» è don Gabriele Scalmana, responsabile pastorale del Creato della Diocesi di Brescia; insieme a lui, interverrà anche Giada Pislor, attivista della campagna «Liberi dai veleni» di Belluno, che parlerà de «Il valore dei movimenti locali».
Venerdì 13 aprile alle 20.30, il dibattito si sposterà in Valle dei Laghi, a Terlago (salacomunale, via di Sorarì), per un «Confronto tra biologico e convenzionale» con il dottor Tiziano Gomiero, studioso di sistemi agroecologici e con il dottor Enzo Mescalchin dell’Unità agricoltura biologica della Fondazione Edmund Mach.
Infine, martedì 29 maggio alle 20.30, ultima serata nella sala della Circoscrizione Oltrefersina di via Clarina 2/1 a Trento per ascoltare l’oncologa dell’Isde Patrizia Gentilini che parlerà di «Sani in un mondo malato: l’incredibile illusione», con interventi dei dottori Roberto Cappelletti e Gianni Gentilini su «Comunicazione del danno ambientale, libertà di stampa e democrazia» e «Sviluppo neurologico e danni ambientali».