l'Adige

Blitz del Pdl sulla giustizia

Ufficialmente Silvio Berlusconi ha garantito a Giorgio Napolitano il suo sostegno e quello del Pdl all'azione del governo guidato da Enrico Letta. Ma non sono passate nemmeno 24 ore dall'incontro al Colle che tra i due maggiori partiti che sostengono il governo torna a salire la tensione. A scatenare le polemiche è la decisione del Pdl di forzare la mano sulla riforma della giustizia, inserendola nel ddl sulle riforme costituzionali all'esame della commissione Affari costituzionali di palazzo Madama

Allarme disoccupazione, soprattutto per i giovani

Non è un problema solo italiano, ma "la verità è che sono cambiate le tecnologie, i termini dell'occupazione e si è colto molto in ritardo il dilagare della disoccupazione giovanile sia in occidente che nei Paesi emergenti". Un problema che in Italia "sentiamo molto acutamente e drammaticamente". Così Giorgio Napolitano al Tg5. E ancora: "Dobbiamo essere una Repubblica all'altezza dell'articolo 1 della Costituzione" a cui "si devono uniformare tutti gli attori sociali e le rappresentanze politiche"

Dellai: forza Enrico

Né di scopo, né del presidente, né delle larghe intese. Sarà «un governo di servizio al Paese» e «non nascerà a tutti i costi, ma solo se ce ne saranno le condizioni» quello che Enrico Letta, ricevuto ieri l'incarico pieno da Giorgio Napolitano, vuole formare. Dellai: "Che senso avrebbe applaudire il Presidente Napolitano se poi si pongono pregiudiziali sul governo? Noi non ne poniamo e pensiamo che si debba partire sulle posizioni di tutti e non fare di ogni questione un pregiudizio altrimenti è come cercare un pretesto per andare al voto" Letta, amico del Trentino (Patruno) Il sito personale di LettaLetta benedice il progetto di Dellai 

Napolitano: «Non tollererò più le sordità del passato»

"Imperdonabile resta la mancata riforma della legge elettorale del 2005. Ancora pochi giorni fa, il Presidente Gallo ha dovuto ricordare come sia rimasta ignorata la raccomandazione della Corte Costituzionale a rivedere in particolare la norma relativa all'attribuzione di un premio di maggioranza senza che sia raggiunta una soglia minima di voti o di seggi". Lo ha detto Giorgio Napolitano, nel suo discorso davanti al Parlamento in seduta comune I tuoi commenti 

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Al lavoro per il Governo, Giuliano Amato favorito

Un governo politico con forti innesti tecnici guidato da un premier che abbia una chiara spendibilità internazionale e che possa durare almeno due anni. Questo è l'impianto sul quale starebbe ragionando il presidente Giorgio Napolitano. Il profilo perfetto sarebbe quello di Giuliano Amato, ma sul suo nome restano alcune resistenze: la più persistente è quella della Lega nord. Per mantenere una guida politica all'esecutivo si pensa a due vicepremier, come - ad esempio, visto che i nomi dovranno essere calibrati con il massimo equilibrio - Enrico Letta e Angelino Alfano

Serve elezione diretta  del Capo di  Stato

La rielezione di Napolitano ha scatenato la rabbia di Grillo e dei 5Stelle. A parte la parodia della marcia su Roma (interrotta a metà perché il comico ha detto: «andate avanti voi, che mi vien da ridere»), e l'esilarante boutade sul «golpe» rivolta ad un'elezione democratica che ha visto presenti tutti gli eletti dal popolo italiano minacciando l'assalto alle istituzioni, mai come in questa elezione gli italiani hanno dimostrato di voler decidere in prima persona il Capo dello StatoI tuoi commenti