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«Letta è inginocchiato davanti al Pdl»

Mario Monti se la prende con il governo che è «succube del Pdl» e continua ad attaccare a testa bassa Pier Ferdinando Casini e Mario Mauro. Accusa i suoi ex alleati di portare avanti la politica del Gps per trovare nuovi spazi elettorali e dà ragione a chi non ha votato Scelta Civica perchè lì era candidato il leader dell'Udc. Quindi avverte: «il mio impegno politico non finisce di certo». E i due, piccati, rispondono. Il ministro della Difesa, sostenendo che l'ex premier è ormai «lontano dalla realtà» e Casini ricordandogli che lui «con quel Gps c'è andato a Palazzo Chigi e c'è rimasto un anno»

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Pdl, tensione tra falchi e colombe

È guerra totale tra «lealisti» e Alfaniani per il controllo del Pdl. E Silvio Berlusconi rimane in campo per una difficile mediazione che eviti la scissione. Lo ha ripetuto anche ieri ai fedelissimi: farò tutto il possibile per l'unità del partito. Ecco perchè dopo nemmeno un giorno ad Arcore, l'ex capo del governo è atteso già oggi nella Capitale per riprendere i fili di una mediazione (che al momento resta complicata) ed evitare che alla fine il Pdl si spacchi

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Soldi ai partiti, soluzione a rischio

Un'intesa di massima c'è, ma nessuno è pronto a scommettere che regga. Pd e Pdl hanno trovato la via per rimarginare la spaccatura sul finanziamento ai partiti: un tetto ai contributi dei privati che a regime sarà di 300 mila euro. Ma la mediazione faticosamente raggiunta in giornata grazie al lavoro dei relatori Emanuele Fiano (Pd) e Mariastella Gelmini (Pdl), in serata sembra vacillare per i venti di crisi che tirano nella maggioranza. E non è detto che tenga fino alla prova del voto in aula, slittato a martedì prossimo

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Pdl: «Dimissioni di massa se Berlusconi decadesse»

Dimissioni di massa. Questa l'ipotesi ventilata ieri tra i parlamentari del Pdl nel caso in cui la Giunta del Senato, il 4 ottobre, dovesse decretare la decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore. Il Cav, adirato e preoccupato per le conseguenze della condanna Mediaset e le altre vicende giudiziarie, rimette dunque nel mirino Colle e Governo, minacciando l'Aventino. Minaccia che viene bollata dal segretario del Pd Guglielmo Epifani come l'ennesimo gesto di irresponsabilità e che il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Enrico Franceschini, giudica come «pressioni a vuoto»

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Finanziamento ai partiti, lite fra Pd e Pdl

È rottura. Sul finanziamento ai partiti Pd e Pdl sono ai ferri corti. Lo scontro sul tetto alle donazioni dei privati, difeso a spada tratta dal Pd, e sulla depenalizzazione voluta dal Pdl, impedisce di completare l'esame in commissione del ddl, che domani arriva «monco» in Aula. Fino all'ultimo si proverà una mediazione. Ma il rischio è una plateale spaccatura sul testo del governo. E l'entrata in vigore dell'abrogazione dei finanziamenti non dal 2014, ma soltanto dal 2015, con l'erogazione il prossimo anno della rata dei rimborsi. La rottura si consuma in un vertice di maggioranza convocato al Senato

Elezioni, Michaela Biancofiore  ha presentato «Forza Trentino»

Il redivivo simbolo di «Forza Italia» sarà speso dal partito di Berlusconi per le elezioni politiche e quelle europee. Nelle consultazioni amministrative in Trentino, Alto Adige e Basilicata che cadono prima delle europee e delle politiche saranno usati simboli «territorializzati». Alle elezioni provinciali del 27 ottobre ci sarà invece il simbolo «Forza Trentino», che è identico con la bandiera italiana ma cambia solo il nome Trentino al posto di Italia

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Pdl ormai pronto ad aprire la crisi

«Il Pdl è pronto all'opposizione, si avvicina il countdown verso scelte irreversibili». I venti di crisi spingono il governo verso quel fatidico 9 settembre che vedrà l'inizio dell'esame del caso Berlusconi nella Giunta delle Immunità del Senato e rispetto al quale il Pd non cambia la sua linea nonostante aumentino le pressioni del Pdl verso la rottura. Una rottura che, tuttavia, Napolitano non prende in esame allontanando l'ipotesi di un ritorno alle urne e anche di un eventuale Governo con una diversa maggioranza parlamentare