Nicole Caramanna, che è anche atleta di livello mondiale nel karate, è salita dalla Ovest con il papà, soccorritore alpino

Michele Rossetto: «Era davanti a me, mi ha detto “arrivo” ed ha messo un piede su quel masso grande come una lavatrice, che si è staccato». Il ricordo dei tanti amici, da Cristo Re al Monte di Mezzocorona. La salma in Trentino probabilmente oggi, il funerale sabato 

In cinquecento in piedi ad applaudire il fortissimo scalatore classe 1926, premiato anche dal Filmfestival, presentato in una serata organizzata dalla sezione Sat da tanti «big» della montagna, da Martini a Larcher a Casarotto

Profondo cordoglio e incredulità dopo il drammatico incidente su una vetta peruviana in cui è morto il forte scalatore 35enne di Madonna di Campiglio. Era sul monte Cashan con l'alpinista cileno Cristobal Senoret, che oggi ha scritto un ricordo dell'amico: "Hai percorso la cresta in modo incomparabile, nel luogo in cui eri più felice e appagato"

FRATELLO “Farò tesoro di ogni secondo in cui sono stato al tuo fianco”
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Il capo è un feltrino, gli altri quattro tutti istruttori del Primiero: Cima Fiamme Gialle e Cima 250, in onore dei due secoli e mezzo del Corpo. Sono stati scelti tra gli istruttori più esperti e tecnicamente adeguati per la spedizione sudamericana organizzata nell'ambito degli eventi per celebrare il 250° dalla fondazione della Guardia di Finanza

L’alpinista è stato tra i primi a conquistare tutti gli 8mila, a cominciare dal K2, scalato nel 1983. Nel 1998 ha costruito una scuola a Kitipur (in Nepal) che ospita mille allievi. La Targa d’argento riconosce i valori che De Stefani insegna ai bambini, «abituandoli a stupirsi»

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Le vittime stavano salendo un tratto facile della via normale (secondo grado), a quota 3.100, dove si erano raggruppate due diverse cordate: una proveniente dal Veneto e l'altra dalla Germania, sette persone in tutto. A perdere la vita uno scalatore rumeno di 46 anni, residente da tempo a Vicenza, e un bavarese di 35 anni che abitava a Monaco

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«Deve per forza aver ceduto un appiglio: un Salvaterra lì non cade. Per lui il Campanil Alto era davvero casa: sapeva benissimo dove mettere le mani passo dopo passo, anche a occhi chiusi»

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L'incidente fatale per una figura di primo piano dell'alpinismo altoatesino, che ha perso la vita su una delle celebri pareti che sovrastano Cortina d'Ampezzo (Belluno): la stava scalando in solitaria e senza corde, quando è accaduto l'irreparabile. La salma è stata recuperata, con difficoltà, questa mattina. Pochi giorni fa lo scalatore della val Badia aveva portato Oliver Stone sul Lagazuoi

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