Vallotomo, quelli contro Nuova protesta a Mori

di Andrea Tomasi

La «Tribù delle Fratte» continua a farsi sentire. Le ruspe stanno scavando da giorni, eliminando i terrazzamenti di Mori, ma una fetta di cittadini di Mori - che si oppone allo sbancamento del terreno e alla realizzazione di una muraglia a valle per contenere l’eventuale staccamento della roccia - continua a sperare nello stop ai lavori.

La Tribù continua a dire che esistono alternative tecniche alla realizzazione del «vallo tomo»: sistemi meno impattanti e più efficaci per salvare la zona dalla possibile frana.

Ma la giunta comunale e la giunta provinciale hanno già deciso. Si basano sulle perizie in loro possesso e tirano dritto.

Intanto, per domenica, è stata indetta una manifestazione di protesta. Inizierà alle 14.30 in piazza Cal di Ponte a Mori.

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Alla Tribù arriva la solidarietà degli ambientalisti del vicino Alto Garda (Comitato Salvaguardia Olivaia, Italia Nostra, Comitato Sviluppo Sostenibile, Wwf): per giovedì alle 20.30, presso la Casa Sociale di Vigne (Arco), è atteso l’intervento dell’ingegner Emilio Piccoli.

Eloquente il titolo dell’incontro: «Ragioni e storia di una lotta raccontata dai protagonisti, la Tribù delle Fratte».

Sottotitolo: «Perché dei comuni cittadini, vecchi contadini, stimati professionisti, casalinghe e giovani, abitando sotto una zona a rischio frana ingaggiano una battaglia con la pubblica amministrazione per la salvaguardia delle Fratte. Almeno una volta sentiamo le loro ragioni».
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