Wafa, 34 palestinesi uccisi ieri in raid israeliani

(ANSA) - ROMA, 30 APR - Almeno 34 persone sono state uccise nei raid israeliani nella Striscia di Gaza durante la giornata di ieri, incluse 26 a Rafah: lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa. I caccia israeliani, sottolinea, hanno lanciato raid sulle aree a ovest di Rafah, nel sud della Striscia, e sulla periferia orientale della città di Beit Hanoun, nella Striscia settentrionale. (ANSA).

Gallerie

 

Wafa, 34 palestinesi uccisi ieri in raid israeliani

(ANSA) - ROMA, 30 APR - Almeno 34 persone sono state uccise nei raid israeliani nella Striscia di Gaza durante la giornata di ieri, incluse 26 a Rafah: lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa. I caccia israeliani, sottolinea, hanno lanciato raid sulle aree a ovest di Rafah, nel sud della Striscia, e sulla periferia orientale della città di Beit Hanoun, nella Striscia settentrionale. (ANSA).

 

Stellantis: sciopero a Pomigliano, produzione ferma

(ANSA) - ROMA, 30 APR - Produzione ferma nello stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco (Napoli), a causa dello sciopero di otto ore per ogni turno proclamato da Fim, Uilm, Fismic e Uglm per protestare, tra l'altro, contro "la carenza delle norme di sicurezza in fabbrica ed il mancato ripristino della scala mobile per la mensa". Secondo le organizzazioni sindacali, ad incrociare le braccia al primo turno di lavoro, è stato il 90% dei lavoratori, mentre secondo quanto trapela dall'azienda, la percentuale si aggira intorno al 70% delle tute blu. I lavoratori stanno protestando all'esterno dello stabilimento con un presidio, al quale sono presenti anche i segretari provinciali delle quattro organizzazioni sindacali. La Fiom non ha aderito allo sciopero. (ANSA).

 

Golf: Manassero e Migliozzi guidano gli azzurri in Cina

(ANSA) - ROMA, 30 APR - Il DP World Tour dal Giappone si sposta in Cina dove, dal 2 al 5 maggio, si giocherà il Volvo China Open. A Shenzen, sul percorso dell'Hidden Grace Golf Club, saranno otto gli azzurri in gara. Con Matteo Manassero e Guido Migliozzi, attualmente i migliori italiani nel world ranking ed entrambi a caccia del pass olimpico, ci saranno pure Edoardo Molinari (primo vicecapitano del team Europe alla Ryder Cup 2025 di New York), Renato Paratore, Andrea Pavan, Francesco Laporta, Filippo Celli e Lorenzo Scalise. Eccezion fatta per questi ultimi tre, gli altri saranno tutti chiamati a riscattare l'ultima uscita al taglio nell'ISPS Handa Championship. L'evento, arrivato alla 29esima edizione, metterà in palio non solo 2.250.000 dollari, di cui 382.500 andranno al vincitore, ma anche punti importanti per le qualificazioni alle Olimpiadi di Parigi che si chiuderanno il prossimo 17 giugno. Per la prima volta dal 2019, la competizione è stata inserita nel calendario del massimo circuito europeo maschile in collaborazione con il China Tour. Nel field, 156 giocatori. A difendere il titolo sarà il thailandese Sarit Suwannarut, 26enne di Bangkok, vincitore nel 2023. Tanti i giocatori cinesi che possono ambire all'impresa in casa. Tra questi ecco Haotong Li, campione nel 2016 e secondo nel 2021, che giocherà i primi due round della competizione con Manassero e lo svedese Jesper Svensson. E ancora: Ashun Wu, a segno nel 2015. Proveranno a guastar loro la festa il francese Alexander Levy, l'unico ad aver vinto la gara due volte, rispettivamente nel 2014 e nel 2017, l'inglese Jordan Smith, il nordirlandese Tom McKibbin e il tedesco Yannik Paul. (ANSA).

 

Fini, 'non autorizzai vendita appartamento Montecarlo'

(ANSA) - ROMA, 30 APR - "Non sono deluso: non sono stato ritenuto responsabile di riciclaggio, evidentemente l'unica cosa che ha impedito di assolvermi è l'autorizzazione alla vendita dell'appartamento che è del tutto evidente non è stata da me autorizzata. Me ne vado più sereno di quello che si può pensare dopo 7 anni di processi. Ricordo a me stesso che per analoga vicenda una denuncia a mio carico fu archiviata dalla procura di Roma". Lo ha detto l'ex presidente della Camera, Gianfranco Fini, dopo la sentenza del tribunale di Roma che lo ha condannato a 2 anni e 8 mesi per la vicenda della casa di Montercarlo. "È giusto avere fiducia nella giustizia, certo se fosse un po' più sollecita. Dopo tanto parlare, dopo tante polemiche, tante accuse, tanta denigrazione da un punto di vista politico sono responsabile di cosa? Di aver autorizzato la vendita. Non mi è ben chiaro in cosa consista il reato". (ANSA).

 

Pascale a Belve, quelle foto con Turci rubate 'una violenza'

(ANSA) - ROMA, 30 APR - Francesca Pascale per la prima volta in assoluto rilascia un'intervista televisiva e a Belve - in onda stasera in prima serata su Rai2 - non si risparmia: "le foto paparazzate con Paola Turci? Fatte fare da una persona vicino a Berlusconi, di Forza Italia, vicina all'area sovranista, che mi ha sempre particolarmente odiata"; sulle nozze finte tra Berlusconi e Fascina: "Berlusconi era lucido, certe sciocchezze non le ha mai fatte con me"; e poi il racconto della sua bisessualita' e del difficile rapporto col padre: "nessuno più nella vita mi potrà fare male. L'ha fatto solo mio padre". Quando Fagnani chiede a Pascale delle prime foto che la paparazzano in barca con Paola Turci, alla fine della relazione con Berlusconi, Pascale rilascia una dichiarazione molto pesante: "quelle foto sono state fatte da una persona di Forza Italia vicina all'area sovranista, che mi ha sempre particolarmente odiata". Quando Fagnani incalza: "c'era un disegno? ma era un fotografo o un politico?" Allora Pascale dichiara: "erano mandati da una persona vicinissima a Matteo Salvini che voleva regalare tutto il pacchetto di Forza Italia a Salvini. Io questa cosa la sopportavo malissimo. C'è stato un disegno ben preciso per fare di me un problema da risolvere e quindi mi ha seguito e hanno infranto le regole della morale per farmi male". Fagnani conclude chiedendo "da quelle foto si e' sentita solo violata, o anche liberata?", la risposta è un colpo al cuore: "mi sono sentita violentata". E sul matrimonio con Berlusconi Fagnani ricorda a Pascale una sua dichiarazione "lei ha detto che chiedeva tutti i giorni a Berlusconi di sposarla", Pascale lancia frecciata a Fascina: "no, affatto, non ho mai sentito la voglia di sposarmi, anche perché poi magari mi sposava ed era finto e francamente piuttosto che finto, meglio niente". A quel punto la Fagnani le ricorda di aver dichiarato che "se fosse stata invitata, ci sarebbe andata fumando una joint", e Pascale ridendo, ammette: "sì, mi sarebbe piaciuto fumarmi un cannone". Per poi lanciare l'ultima stoccata: "Berlusconi era lucido, certe sciocchezze non le ha mai fatte con me". I racconti della Pascale toccano anche corde più intime con il ritratto di un padre anaffettivo e violento. quando la Fagnani le chiede se la sua sia stata "un'infanzia piu' felice o piu infelice", la Pascale spiega: "felice, anche se come tutte le bambine sono stata anche io innamorata di mio padre, ma quella fiducia che una bambina ha verso il proprio papà è stata ingannata, tradita, mortificata dal suo modo violento e disamorato di trattarci".A quel punto la Fagnani insiste "lei mi parla di violenze?" e la Pascale confessa: "ci sono stati atteggiamenti violenti, ma preferisco tenerlo per me,". E infine alla domanda della giornalista "mi dica solo com'e' oggi il rapporto con suo padre?" Pascale ammette "non esiste". (ANSA).

 

Veloz como o vento in un libro il mito di Senna 30 anni dopo

(ANSA) - ROMA, 30 APR - Per il trentesimo anniversario della morte di Ayrton Senna (era il 1° maggio del 1994), esce in Brasile "Veloz como o vento", la biografia romanzata che Leonardo Guzzo ha dedicato al grande pilota brasiliano. Pubblicato dalla casa editrice Maquinaria, il libro è la versione portoghese di "Beco. Vita in romanzo di Ayrton Senna", il lavoro dello scrittore campano uscito in Italia alla fine del 2021 per i tipi di Pequod. "Veloz como o vento" si presenta a tutti gli effetti come un lavoro letterario, in cui al racconto dei fatti si sovrappone la suggestione simbolica di un moderno eroe della velocità. Un libro a metà strada tra romanzo e teatro, diviso tra la voce di un narratore esterno, che racconta alcuni episodi memorabili della vita e della carriera di Senna, e le testimonianze di persone che quella vita hanno attraversato a vario titolo. Parenti, amici, collaboratori, avversari, compagne di vita per anni o una sola notte espongono uno dopo l'altro, in un intreccio raffinato, la propria versione di Ayrton. Alla fine è lo stesso Senna a parlare, preparando un epilogo noto eppure sorprendente. Nelle pieghe della lingua suggestiva di Leonardo Guzzo si muove "Beco", Ayrton bambino che traballava camminando, come fosse ubriaco, e che i genitori avevano ribattezzato col nome portoghese di un piccolo boccale di birra. Beco bambino diventa poi adulto, corregge il suo difetto di equilibrio ma continua a traballare nella velocità, dentro l'abitacolo delle sue monoposto, nella perenne sfida al limite. Voleva essere il migliore, Ayrton, migliore innanzitutto di se stesso: sviluppare la propria abilità fino a diventare un campione unico. Leonardo Guzzo ne riassume la filosofia facendolo parlare in prima persona: "La cosa più importante, l'unica che conta, è essere te stesso. Non permettere agli altri di cambiarti perché vogliono cambiarti. La mia motivazione è vincere sempre. Mi rifiuto di fuggire dalla lotta. È la mia natura, andare dritto fino alla fine". La fine di Senna è arrivata nel pomeriggio del 1° maggio 1994, per un incidente alla curva del Tamburello del circuito di Imola. Una morte in "battaglia", in un certo senso inevitabile: l'unico modo per mettere fine alla sua sfida inconsumabile e per regalargli l'eternità del mito. Quel mito ancora oggi non tramonta e invita a vivere con passione. Se n'è andato troppo presto, Ayrton Senna, inghiottito dal destino "in un giorno di sole in cui nessuno dovrebbe morire", ma tutta la sua vita è un rombo altissimo contro il nulla. "Veloz como o vento" verrà presentato il 1° e il 2 maggio a San Paolo e a Rio, alla presenza dell'autore. (ANSA).

 

Il Genoa domina, 3-0 al Cagliari per la festa salvezza

(ANSA) - ROMA, 30 APR - Festeggia con una netta vittoria la matematica salvezza il Genoa di Alberto Gilardino che grazie ai gol di Thorsby, Frendrup e Gudmundsson domina il Cagliari di Claudio Ranieri, ancora invischiato invece nella lotta salvezza. Gara senza storia, con i padroni di casa in completo controllo della gara senza mai essere impensieriti dagli ospiti e Cagliari incapace di reagire sin dal primo gol subito. Liberi mentalmente, i giocatori di Gilardino prendono subito in mano le redini del gioco dominando la prima frazione contro un Cagliari in difficoltà e mai pericoloso. Al 13' il primo sussulto per i padroni di casa. Angolo di Martin e colpo di testa di De Winter che termina di pochissimo a lato. La squadra di Ranieri fatica a impostare e il Genoa affonda poco dopo con facilità. Al 17' infatti il Grifone passa in vantaggio: cross perfetto di Sabelli dalla trequarti, Thorsby salta più in alto dei due centrali e di testa batte Scuffet. Gli ospiti accusano il colpo e non riescono a reagire. Per il Genoa è facile controllare la gara e al 27' raddoppiare. Vasquez entra in area da sinistra e appoggia per l'accorrente Frendrup che al volo di prima intenzione spedisce la sfera all'incrocio. Il Cagliari sembra quasi assente e non accenna a nessuna reazione rischiando di subire anche la terza rete poco dopo la mezz'ora quando Retegui gira di prima intenzione un cross di Thorsby con la sfera che sfiora l'incrocio sul primo palo. Ranieri nell'intervallo prova così a cambiare inserendo Lapadula, Zappa e Nandez per Oristanio, Hatzidiakos e Di Pardo. Il suo Cagliari parte subito aggressivo conquistando un angolo dopo un minuto ma senza riuscire a sfruttare l'occasione. E' però solo una fiammata perché il Genoa riprende subito in mano le redini del gioco e continua a spingere alla ricerca del terzo gol che sfiora all'8' ancora con Thorsby il cui colpo di testa è respinto da Scuffet in tuffo. E' De Winter poco dopo a impensierire Scuffet sempre di testa con il pallone di poco fuori mentre i cambi non sembrano aver sortito l'effetto sperato per il Cagliari che continua a faticare contro la difesa ben organizzata del Genoa. A chiudere la gara ci pensa Gudmundsson al 17' che conclude con un preciso rasoterra una lunga azione dei padroni di casa dopo essere stato liberato da Frendrup al limite dell'area di rigore praticamente solo davanti a Scuffet. Nel finale Azzi prova a rendere meno amaro il punteggio con un diagonale che termina fuori mentre Vitinha per due volte sfiora il quarto gol per il Genoa e alla fine lo stadio tributa il giusto riconoscimento a squadra e soprattutto al tecnico Gilardino. (ANSA).

 

Terminate a Roma le riprese di Muori di lei, con Scamarcio

(ANSA) - ROMA, 30 APR - Sono terminate a Roma, dopo 6 settimane, le riprese di Muori di lei, il nuovo film di Stefano Sardo (già regista di Una relazione, presentato alle Giornate degli Autori al Festival del Cinema di Venezia) con protagonisti Riccardo Scamarcio, Mariela Garriga, Maria Chiara Giannetta. Un originale noir sentimentale, ricco di sorprese e sconvolgenti rivelazioni, in cui i ruoli di vittima e carnefice si ribaltano, dando vita a insoliti cambi di prospettiva. "Muori di lei parla di un 'uomo che guarda': sposato con Sara, una donna più ricca di lui (Maria Chiara Giannetta), superata da poco la boa dei quarant'anni, Luca (Riccardo Scamarcio) è un insegnante in crisi che durante il lockdown si ritrova a far da spettatore della vita di Amanda (Mariela Garriga), la nuova vicina, e decide di rompere la distanza che li separa, con conseguenze disastrose" - dichiara Stefano Sardo - "Da tempo volevo fare un film sul desiderio: è un elemento dirompente nelle nostre vite, eppure nel cinema italiano latita, come se non ci si interrogasse più su quel grumo di energie oscure che ci abita, maschi e femmine". Completano il cast Paolo Pierobon, Giulio Beranek, Francesco Brandi e Mariana Falace. La fotografia è curata da Francesco Di Giacomo, il montaggio da Sarah McTeigue, con la scenografia di Mauro Vanzati, i costumi di Cristina La Parola, il casting di Chiara Natalucci e Mara Veneziano. Scritto a quattro mani da Stefano Sardo e Giacomo Bendotti da un soggetto di Sardo, Muori di lei è prodotto da Ines Vasiljević e Stefano Sardo, una produzione NightSwim e Medusa Film, in coproduzione con Baš Čelik, con il contributo del MIC - Ministero della Cultura, e uscirà prossimamente nelle sale cinematografiche distribuito da Medusa Film. (ANSA).