Quattro «no» alla Valdastico

Non sono pochi i buoni motivi che ci impongono di dire «no» alla Valdastico. Buoni e fondati, a dispetto di chi, in questi ultimi giorni e anche sulle pagine di questo giornale, del nuovo collegamento autostradale ha esaltato la presunta valenza strategica, quasi che il futuro stesso del Trentino dipendesse da quei 39 chilometri di asfalto da Piovene Rocchette a Besenello

Il Paese sta andando a rotoli Ma qualcuno non se ne è accorto

Che l’Italia si trovi in un momento decisivo per il suo futuro, non credo che ci sia bisogno di dirlo. Abbiamo avuto un assaggio, un paio di giorni fa, di quello che può succedere quando i mercati puntano la preda indebolita... In cima alle priorità di tutti ci deve essere un solo obiettivo, quello della stabilizzazione e del risanamento dei conti pubblici. Lo ha ribadito il presidente Napolitano, ottenendo un plauso bipartisan e l’impegno di maggioranza ...

Quel vizietto bipartisan della casa «facile»

È proprio un brutto vizio, quello della casa, per molti politici italiani. L’ex ministro delle Attività produttive, Claudio Scajola, è arrivato a sostenere, e lo fa tuttora, di non sapere chi gli pagò buona parte della sua bella casa romana, con vista Colosseo. Capita a tutti, no? Trovi una casa, contratti il prezzo, poi val dal notaio per fare il rogito, e un paio d’anni dopo scopri che la casa non costava quanto l’hai effettivamente pagata, ma ...

La favola dell'orso e l'immagine del Trentino

Avete presente quelle pagine sui Suoni delle Dolomiti o sui caroselli sciistici trentini che notate, talvolta, negli inserti pubblicitari o negli speciali viaggi e vacanze dei grandi quotidiani nazionali? Quelle guide agli eventi dell’estate trentina, alle malghe, agli agritur? È tutta roba che costa, e molto. Sono le voci di spesa più importanti dei bilanci di Trentino Marketing. Sono frutto di strategie pubblicitarie e di investimenti costosi. ...

Lo Scoiattolo non fa sconti nemmeno ai premi Nobel

Pillole da Festival dell’Economia, visto che ormai ci siamo. L’edizione di quest’anno è partita con un’anteprima molto attesa, la «lectio magistralis» del professor Amartya Sen, premio Nobel indiano, studioso di libertà, uguaglianza e povertà. Temi di cui si è occupato anche un altro premio Nobel, questa volta per la pace: Muhammad Yunus. Bengalese, inventore del microcredito, come è noto, è caduto in disgrazia: da tempo inseguito da voci e sospetti ...

La bufala dell'emergenza l'ha svelata Tremonti

Giulio Tremonti, a differenza del suo capo, non ha mai fatto della simpatia un’arma politica. E infatti non sta troppo simpatico nemmeno ai suoi. La sue politiche, peraltro, non mi hanno mai entusiasmato: troppe volte ha fatto ricorso ai condoni, troppe volte ha premiato i furbetti, che si trattasse si case abusive o capitali esportati illegalmente in Svizzera, troppe volte ha protetto le rendite finanziarie. Ma in questi tempi da fine impero, con ...

Alla borsa piacciono le azioni (di guerra)

Sto andando al lavoro, sono in macchina, e ascolto la radio, come sempre. Il notiziario si apre ovviamente con le news in arrivo dalla Libia e con la ripresa dei raid aerei. Poi l’attenzione si sposta sui mercati: «La crisi libica non si fa sentire sulle borse, che hanno aperto tutte in positivo». Eh no, la crisi libica si fa sentire eccome: e infatti gli indici corrono. E non è un caso. La borsa, tradizionalmente, quando la parola passa ai cannoni, ...

Il fondo nazionale per la famiglia?Praticamente non c'è più

In campagna elettorale, Silvio Berlusconi l’aveva posta al secondo posto delle priorità: «Seconda missione: sostenere la famiglia, dare ai giovani un futuro. La famiglia è al centro del nostro programma; per noi la famiglia è la comunità naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna; e per sostenere la famiglia noi proponiamo: meno tasse, una casa per tutti, migliori servizi sociali, mettere i giovani in condizione di costruire il loro futuro». ...

Ci mancava il posto fisso per diritto dinastico

Il posto fisso per diritto dinastico ci mancava. L’improvvida iniziativa dei sindacati, che vorrebbero sostituire i padri con i figli nell’organigramma A22 lascia veramente senza parole. Così come lasciano senza parole le giustificazioni addotte dagli stessi sindacati. Da un punto di vista strettamente formale avranno anche ragione, il lavoro per diritto di sangue sarà anche previsto dai contratti nazionali e dai regolamenti aziendali. Così come ...