Il business della salute

Viviamo una vita medicalizzata. Screening per tutte la patologie: da quello per il tumore all’utero, a quello al seno fino a quello al colon. Poi occhio ai nei, alla prostata, al colesterololo, alla pressione, al diabete. Una martellante campagna per non sottovalutare nessun segnale, per andare dal proprio medico ad ogni campanello d’allarme. Dall’altra, invece, i discorsi sulle risorse limitate, sul bisogno di fare esami solo se effettivamente utili. ...

Le poche parole dei medici

E’ nelle parole non dette, nelle spiegazioni non date, nei modi a volte supponenti che si celano le ragioni di molte delle cause che i pazienti avviano contro i medici e contro l’Azienda sanitaria. E’ la voglia rivincita del debole contro il forte. La voglia di far sentire la propria voce là dove nessuno l’ha voluta sentire. A rivelarlo sono i racconti delle persone che sentendosi torteggiata a volte chiamano il giornale per raccontare la loro verità. ...

Vaccinarsi serve davvero?

Ora il dilemma è: mi vaccino o non mi vaccino? O meglio, vaccino o non vaccino i miei due figli contro l’influenza A. Da una parte gli esperti cercano di tranquillizzare sugli effetti della malattia. «Sono come, se non meno, di quelli dell’influenza stagionale», dicono. Dall’altra c’è la campagna per la vaccinazione che dovrebbe riguardare a gennaio tutti i bambini dai 2 ai 27 anni. Un esercito anche nella nostra provincia. «Non è per la pericolosità ...

Vaccinarsi, ma serve d'avvero?

Ora il dilemma è: mi vaccino o non mi vaccino? O meglio, vaccino o non vaccino i miei due figli contro l’influenza A. Da una parte gli esperti cercano di tranquillizzare sugli effetti della malattia. «Sono come, se non meno, di quelli dell’influenza stagionale», dicono. Dall’altra c’è la campagna per la vaccinazione che dovrebbe riguardare a gennaio tutti i bambini dai 2 ai 27 anni. Un esercito anche nella nostra provincia. «Non è per la pericolosità ...

Quel genio di Brunettae i limiti degli uomini

Lasciamo perdere la questione della spesa durante l’orario di lavoro (ovviamente da censurare), ma quello che mi ha stupito di più nel discorso del ministro Brunetta è questa sua affermazione: «Vi siete chieste il perché della femminilizzazione della scuola e del lavoro ministeriale? E come mai ci siano poche donne ai vertici? Non voglio donne sandwich, schiacciate tra lavoro e famiglia. Voglio dipendenti pubbliche brave, che facciano carriera, che arrivino ai vertici delle rispettive amministrazioni e non costrette dalla famiglia, dai genitori, dai figli e dai nonni a dividersi in molti ruoli facendo venir meno le proprie aspettative di salario». Che genio questo ministro, al quale è sfuggito un particolare. Non me ne vogliano gli uomini, ma il problema è che l’universo maschile ha un cervello che non è adatto per occuparsi nello stesso momento di più questioni. Gli uomini è come se avessero un unico canale sul quale possono sintonizzarsi. Buon per loro, penso a volte, perché in questo modo non sentono nemmeno quello che trasmettono sugli altri canali e dunque lungi da loro preoccuparsene. Per le donne è diverso: nello stesso momento sono in grado di rispondere al capo, pensare che devono chiamare il pediatra, fissare la visita medica per la mamma anziana, recuperare le cose in lavanderia e chi più ne ha più ne metta. Per questo le donne che arrivano al vertice sono spesso più efficienti. Hanno mille sensori in grado di captare molti più segnali. Ma che importa, di questo gli uomini non se ne accorgono. Restano sintonizzati sul loro unico canale.

Vegetariani o mangiatori di carne?Le scelte che allungano la vita

«Vuole sapere quale è il segreto del mio vivere bene a 90 anni? Una scodella di verdura, settanta grammi di pasta e pesce in abbondanza». Deve aver scorto nei miei occhi una certa dose di invidia l’arzillo pensionato che l’altro giorno ho incontrato per lavoro per rivelarmi, durante un’intervista che aveva per oggetto tutt’altro argomento, il segreto della sua forma. La conferma che le belle bisteccone di carne rossa non facciano poi un gran bene ...

Urla e botte in casaStorie di piccoli uomini

L’altro giorno era in fila alla cassa di un supermercato e la signora davanti di me, una donna sui cinquant’anni, chiede alla cassiera se può pagare la spesa e saldare a parte i 5 centesimi per la borsa. La commessa non capisce. Lei rispiega un’altra volta di non far figurare la spesa della borsa sullo scontrino. La commessa è sbigottita e allora la signora ammette: «Sa, mio marito quando controlla il conto si arrabbia quando vede che ho dimenticato ...

Soccorsi sempre più volontari Ci possiamo fidare?

Lo scontro sui soccorsi, sull’emergenza, è tangibile a vari livelli. A livello politico, dove da tempo si discute sulla nuova legge in tema di protezione civile. I più insoddisfatti sono sicuramente i permanenti, ma anche a livello di volontari ci sono parecchi malumori. Tante poltrone da spartire, tanti poteri e, anche se si parla di volontariato, tanti soldi. Gli scontri sono poi anche interni. L’ultimo è stato quello avvenuto a Daone dove i volontari ...

Mamma coraggio, eroina suo malgrado

Quando metti al mondo un figlio tutto vorresti, tutto immagineresti, tranne che vederlo soffrire. Vorresti vederlo sempre contento, spensierato e soprattutto in salute. Purtroppo spesso non è così. Anche i bambini si ammalano, anche i bambini stanno male e star loro vicini nella sofferenza non è facile. I genitori che loro malgrado lo devono fare sono degli «eroi», compiono vere imprese. Nel reparto di pediatria c’è una mamma che da quasi un anno ...